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Cosa fare nell’autunno 2022 in Sicilia

Dire addio all’estate è un momento che può essere doloroso. Una pubblicità di svariati anni orsono di una famosa compagnia di navi raffigurava la turista rientrata dalla crociera affranta al ricordo dei bei momenti trascorsi e ricordava quanto può essere difficile riprendersi dalla vacanze. Certo, dire addio al sole, al mare, al bel tempo e alle alte temperature può essere un brutto colpo – specialmente per i soggetti più meteoropatici. Eppure non bisogna temere, perché ci sono moltissime alternative su cosa fare nell’autunno 2022 in Sicilia.

Abbiamo cercato di raccogliere qualche suggerimento non limitandoci a una sola provincia o a una sola attività. Speriamo in questa maniera di potervi aiutare a trascorrere un autunno che non vi faccia rimpiangere l’estate!

Cosa fare nell’autunno 2022 a Palermo le Vie dei Tesori

Palermo cattedrale 1

Palermo è una città in grado di accontentare tutti i gusti, e non ci riferiamo solamente a quelli culinari! Per esempio, se volete scoprire qualcosa di nuovo potete provare le vie dei Tesori. In particolare, il programma di Palermo è molto articolato e prevede:

  • Luoghi (più di ottanta tesori aperti e raccontati)
  • Passeggiate (tour guidati alla scoperta di arte e natura)
  • Esperienze (dal Piper alla barca, occasioni da non perdere)
  • Luoghi del gusto (tour guidati alla scoperta di sapori)
  • Tesori di scena (visite Teatralizzate nei Luoghi dei Tesori)
  • Fuori porta (Visite speciali, attività sul mare, in cielo, fuori porta, nel verde.)

Già solo sfogliando il sito de Le Vie dei Tesori è possibile qualcosa che piaccia bene o male a tutti. Le giornate dedicate a Palermo si concludono il 30 ottobre. Ma se non siete a Palermo e non volete rinunciare a questa meravigliosa iniziativa, potete trovarla in tanti altri luoghi tutti da scoprire. A Catania sarà dall’1 ottobre al 30 ottobre. Avrete meno tempo invece per Scicli, Ragusa, Alcamo, Carini e Cefalù: solo fino al 16 ottobre.

A Catania le giornate del FAI 15 e 16 ottobre

Altra occasione per vedere le bellezze uniche della nostra terra è offerta dalle giornate del FAI, che tornano a Catania il 15 e il 16 ottobre. Con un piccolo contributo di 3 euro potrete riscoprire moltissime bellezze della nostra città; oppure potete sottoscrivere la tessera del FAI (10 euro) e contribuire così a tutte le loro iniziative. Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS è una fondazione italiana senza scopo di lucro che opera grazie al sostegno di privati cittadini, aziende e istituzioni per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.

Chiesa di San Nicola a Catania

Fra i posti visitabili durante le giornate del FAI:

  • Basilica di S.Nicolò l’Arena (Catania);
  • Chiesa e Monastero di Santa Chiara (Catania);
  • Città della Scienza (Catania);
  • Duomo di Acireale: Cappella di Santa Venera e Meridiana (Acireale);
  • Dimora de Mauro (Catania);
  • Etna Urban Winery (San Gregorio di Catania);

Cosa fare nell’autunno 2022 in Sicilia: Modica e il Chocofestival

Non so voi, ma per quanto mi riguarda il cioccolato ha sempre una corsia preferenziale nella mia attenzione. Così non posso esimermi dal segnalare il Chocofestival di Modica, in realtà sul finire dell’autunno, ovvero dal 7 all’11 dicembre. Di recente il cioccolato modicano ha ottenuto il riconoscimento IGP e da diversi anni a questa parte organizza questo meraviglioso evento – fermato, come tutti, dall’emergenza sanitaria.

il Cioccolato di Modica

Il cioccolato di Modica ha origini antichissime e trova la sua origine nella dominazione spagnola della Sicilia, quando gli occupanti ne introdussero la lavorazione proprio nella “Contea di Modica”, un tempo la maggiore del Regno di Sicilia. Il nome è quel tempo era “xocoàtl”, ed era un cibo proveniente dal Messico, ricavato dai semi di cacao, macinati col metate, una specie di pietra ricurva, e al quale venivano aggiunti zucchero e spezie. Una specie di cioccolato a freddo che, contrariamente a quanto avviene nel resto del mondo, non è mai passato alla lavorazione industriale. Così ha conservato nel corso dei secoli un sapore autentico basato sulla purezza degli ingredienti e l’artigianalità della sua lavorazione, meritando così la denominazione di prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).

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