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Sant’Anastasia, patrona di Motta

Nel cuore della meravigliosa Sicilia orientale, il pittoresco comune di Motta Sant’Anastasia si prepara a celebrare con grande entusiasmo la festa del suo patrono, Sant’Anastasia. Questo evento religioso e culturale riunisce i residenti e i visitatori in una festa animata e coinvolgente, celebrando la devozione verso il santo e l’identità unica di questa affascinante località. La festa di Sant’Anastasia a Motta Sant’Anastasia è un’occasione per immergersi nella cultura siciliana, esplorare le tradizioni locali e godere di momenti di gioia e devozione.

Vita di Sant’Anastasia

La festa di Sant’Anastasia è dedicata a Sant’Anastasia di Sirmio, una santa martire del IV secolo. La figura di Sant’Anastasia è particolarmente venerata a Motta Sant’Anastasia, poiché si crede che il suo corpo sia stato recuperato e portato in questa città siciliana molti secoli fa. La festa è un momento speciale per onorare il patrono e rafforzare la fede religiosa della comunità.

Sant’Anastasia, una santa cristiana del IV secolo, visse durante il periodo dell’imperatore Diocleziano, noto per la sua persecuzione dei cristiani. Anastasia nacque a Roma da una famiglia nobile e fu educata nella fede cristiana. Nonostante i pericoli e le minacce che circondavano i seguaci di Cristo in quel periodo, Anastasia non si sottomise alle pressioni di abbandonare la sua fede.

Sant’Anastasia divenne una figura di coraggio e devozione quando iniziò a visitare i cristiani imprigionati, fornendo loro sostegno spirituale e materiale. Questo atto di carità e compassione non passò inosservato dalle autorità, e Anastasia fu arrestata e sottoposta a pesanti torture nella speranza di farla rinnegare la sua fede. Tuttavia, nonostante le sofferenze inflitte, Anastasia rimase salda nella sua devozione a Cristo. Alla fine, venne decapitata per la sua fede intrepida.

Il significato della festa e la venerazione della Santa

La figura di Sant’Anastasia incarna i valori dell’integrità, della fedeltà e del coraggio di fronte all’oppressione. La sua determinazione a non abbandonare la sua fede, nonostante le conseguenze, ha ispirato milioni di persone nel corso dei secoli. Sant’Anastasia rappresenta un faro di speranza e di forza per coloro che si trovano a fronteggiare le sfide della vita e a difendere le proprie convinzioni.

Sant’Anastasia è oggetto di grande venerazione e devozione in tutto il mondo. La sua memoria viene celebrata in molte tradizioni cristiane il 25 dicembre, il 22 dicembre o il 29 dicembre, a seconda delle diverse liturgie. I fedeli si rivolgono a lei come intercessore per ottenere protezione, forza e coraggio nelle prove della vita.

Nonostante i secoli trascorsi dalla sua morte, Sant’Anastasia continua a influenzare la società contemporanea. La sua figura ispira coloro che lottano per la libertà religiosa, per la difesa dei diritti umani e per il perseguimento della giustizia sociale. La sua storia ricorda a tutti noi l’importanza di rimanere saldi nelle nostre convinzioni e di

Le celebrazioni di Sant’Anastasia

La festa di Sant’Anastasia a Motta Sant’Anastasia è un’esperienza intensa e coinvolgente. Le celebrazioni iniziano diversi giorni prima della data ufficiale, creando un’atmosfera di trepidazione e attesa. Le strade si riempiono di luci, decorazioni colorate e bancarelle che offrono prodotti tradizionali e prelibatezze culinarie locali.

Uno degli eventi principali della festa è la solenne processione della statua di Sant’Anastasia. La statua, accuratamente adornata e portata a spalla dai fedeli, attraversa le strade del paese in un clima di devozione e spiritualità. Durante la processione, si possono ascoltare preghiere, canti religiosi e inni dedicati al santo, creando un’atmosfera di commozione e partecipazione emotiva.

Ogni quattro o cinque anni, Motta Sant’Anastasia, nella provincia di Catania, celebra la festa del suo patrono, Sant’Anastasia. Questa festa, che si svolge dal 20 al 25 agosto, commemora la vita e il martirio di questa nobile fanciulla di origine romana. Convertitasi al Cristianesimo insieme alla madre, Anastasia sposò un capitano romano, ma riuscì a rimanere vergine e sopravvisse al marito, che cercò di farla morire di stenti a causa della sua fede.

Successivamente, Anastasia si recò a Tessalonica, ma venne arrestata e bruciata sul rogo a causa della sua fede cristiana. Un frammento della sua gamba è conservato nella Chiesa Madre di Motta Sant’Anastasia e venerato come una reliquia preziosa.

Dal 23 Agosto

La festa di Sant’Anastasia inizia il 22 agosto con la processione dei cerei dei tre Rioni della città. Questi grandi pilastri di legno, magnificamente decorati, vengono portati sulle spalle dai portantini attraverso le strade della città. Durante la processione, si intonano canti e ballate tradizionali, mentre i fuochi d’artificio illuminano il cielo.

La serata nella Piazza Umberto è caratterizzata dalla Calata del Partito, l’ingresso dei cerei accompagnato da uno spettacolo organizzato dai tre Rioni, che narra la vita di Sant’Anastasia. Il giorno successivo, avviene l’offerta della cera: i cerei vengono portati in chiesa tra un tripudio di fiori. Nel pomeriggio, si svolgono rievocazioni storiche in costume medievale, un grande corteo e la Discesa storica delle quartine, che ricorda la difesa del castello normanno di Motta da parte di Ruggero d’Altavilla.

La sera del 23 agosto si tiene una solenne e silenziosa processione, durante la quale le reliquie di Sant’Anastasia vengono portate per la città, precedute dai rappresentanti dei Rioni in abiti devozionali e seguite da numerosi fedeli. Il 24 agosto, il simulacro di Sant’Anastasia viene esposto sull’altare maggiore per la devozione dei fedeli, che possono pregare e contemplarlo. Nel pomeriggio, la statua viene nuovamente portata in processione con i cerei e gli stendardi attraverso la città, accompagnata da canti, preghiere e celebrazioni.

Il 25 agosto, le campane suonano e colpi di cannone risuonano nell’aria. L’Arcivescovo di Catania celebra una messa solenne, alla presenza di tutte le personalità della città e dei rappresentanti dei Rioni. Segue una sfilata storico-folcloristica e un’ultima processione, prima che Sant’Anastasia ritorni nella Chiesa Madre e nella sua cameretta, attendendo la prossima festa.


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