rientro a scuola 2023

Nuovo anno scolastico in Sicilia, le novità

Nell’ambito dell’approccio al nuovo anno scolastico in Sicilia, l’approssimarsi del 13 settembre è un fatto ormai imminente, ma non privo di questioni da risolvere. L’Ufficio Scolastico Regionale ha deciso di accelerare le procedure al fine di garantire una preparazione tempestiva.

Ad esempio, è stato pubblicato un avviso riguardante le posizioni disponibili per le cattedre, ma alcuni insegnanti hanno deciso di rinunciare. Inoltre, una data significativa da evidenziare è il 29 agosto, quando tutti coloro che attendono il risultato dell’algoritmo avranno una prima risposta. In totale, più di 11.000 insegnanti riceveranno una proposta di incarico di supplenza, che potrebbe essere esteso per un intero anno.

Il suono della campanella introdurrà un’aria di novità: i futuri insegnanti di educazione motoria nella scuola primaria avranno l’opportunità di partecipare a un concorso per 134 posizioni. Le domande dovranno essere presentate entro il 6 settembre.

Pierro: “Non ci coglierà impreparati”

Giuseppe Pierro, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, ha così commentato l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico. «Il dato positivo è che quest’anno abbiamo avuto circa 2.400 nuove immissioni in ruolo. Sono in corso di regolare svolgimento le operazioni per attribuire altri 241 posti, anche per effetto di rinunce».

Supplenze Sicilia, novità oggi

Tutti i precari aspettano oggi per sapere come andrà il loro anno. «Il 29 agosto, tutti coloro che aspettano che l’algoritmo giri, avranno una prima risposta. Saranno 11.230 i docenti ai quali conferiremo un incarico di supplenza anche annuale. Ciò significa che riusciremo ad avere un avvio di anno scolastico in tranquillità», ha continuato Pierro.

Buone notizia anche per coloro che vogliono rientrare dopo aver preso il ruolo fuori dalla propria regione. «Un’altra buona notizia è che 2.224 docenti immessi in ruolo in altre regioni d’Italia e che hanno presentato richiesta di assegnazione provvisoria in Sicilia, potranno rientrare per un anno – afferma il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia -.Siamo riusciti ad accogliere anche la domanda di assegnazione provvisoria dalle diverse province siciliane di altri 1.941 docenti che potranno così riavvicinarsi alle loro famiglie. In totale sono state accolte 4.165 richieste. Sono molti di più i docenti che vorrebbero tornare in Sicilia, ma dobbiamo fare i conti con la disponibilità delle cattedre».

Nuovo anno scolastico in Sicilia, luci puntate sulla dispersione scolastica

La brutta notizia è che la popolazione studentesca continua a scendere per effetto del calo demografico: «Dagli oltre 730 mila dell’anno scolastico 2018-’19, si è passati ai 668.584 di quest’anno. Ciò significa – prosegue Giuseppe Pierro – quasi 52 mila alunni in meno. Rispetto allo scorso 2022 –‘23 c’è stata una contrazione di poco meno 10 mila studenti. Ma, ripeto, nonostante l’incontrovertibile dato del calo demografico, siamo riusciti a mantenere invariato in Sicilia l’organico dei docenti, degli ATA (assistenti tecnico-amministrativi) e il numero delle classi».

Purtroppo, il problema della dispersione scolastica continua a essere una realtà persistente. Dati alla mano, nel periodo dell’anno scolastico 2021-2022, si sono registrati circa seimila casi di abbandono scolastico in Sicilia, coinvolgendo studenti sia nel primo che nel secondo ciclo d’istruzione.

«Di questi – precisa Pierro – la metà sono riferibili a comportamenti problematici dell’alunno, il 45 per cento a problematiche familiari, il restante 5 per cento a disagi psicologici provocati dalla pandemia. La creazione di Osservatori di area per la dispersione scolastica è una delle azioni dell’USR Sicilia per contrastare questo fenomeno. Sono 34 in tutto gli osservatori nella nostra regione che costituiscono la struttura operativa che consente di rilevare il fenomeno, programmare e organizzare gli interventi e verificare le azioni intraprese.

Agli Osservatori sono assegnati 49 operatori psicopedagogici territoriali (OPT) con specifiche competenze. Presto saremo in grado di fornire dati aggiornati e capillari sul fenomeno della dispersione scolastica nella nostra regione».

Nuovo anno scolastico in Sicilia, educazione fondamentale per i giovani

Pierro è tornato anche sulla cronaca dello stupro di Palermo. «Quando succedono fatti di cronaca così violenti, ritengo che le istituzioni, la società nel suo complesso, si debba interrogare. La Scuola in realtà lo fa da sempre e sono davvero tantissimi i progetti che sono pensati e dedicati a sensibilizzare i ragazzi su diverse tematiche incentrate sulla “cultura del rispetto” come ha detto in questi giorni anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che è intervenuto subito sulla vicenda di Palermo.

Ha parlato anche di formazione e di un’altra questione molto importante: il rapporto Scuola-famiglia. La Scuola, spesso, si trova spesso a dover intercettare il disagio di cui oggi si parla. Lì dove la famiglia non riesce, dovremmo fare in modo che la Scuola possa, nei limiti del possibile, riuscire a leggere questo disagio.

È per questo che dobbiamo sostenere gli insegnanti. A questo proposito il ministro ha annunciato una serie di iniziative nazionali alle quali sicuramente noi dell’Ufficio scolastico regionale ci assoceremo, arricchendole con iniziative nostre.

Ad esempio, l’anno scorso abbiamo organizzato un corso di formazione per docenti finalizzato all’ educazione e le competenze socio-emotive. Sono competenze irrinunciabili ormai per quanto riguarda i nostri allievi. Intendiamo ripeterlo anche quest’anno».


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