Incendi Sicilia: l’isola soffre

Tornano a salire le temperature e nell’isola tornano a ruggire le fiamme. In realtà, lungo tutta la stagione si è prestata attenzione a una delle minacce più feroci, che rischia ogni anno di mandare in fumo ettari ed ettari di terra, con violenti danni per tutto il territorio. Una piaga, quella degli incendi in Sicilia,…

Emergenza caldo

Tornano a salire le temperature e nell’isola tornano a ruggire le fiamme. In realtà, lungo tutta la stagione si è prestata attenzione a una delle minacce più feroci, che rischia ogni anno di mandare in fumo ettari ed ettari di terra, con violenti danni per tutto il territorio. Una piaga, quella degli incendi in Sicilia, che ogni anno ritorna con sempre maggiore prepotenza. Colpa del clima, certo, sempre più caldo e che quest’anno ha fatto segnare praticamente ovunque temperature record.

Colpa però anche dell’uomo, quello stesso uomo che per i suoi personali interessi non esita ad appiccare fuoco alla sua stessa terra, alla sua stessa casa.

Incendi Catania massima allerta

Proprio qualche settimana fa era andata a fuoco la zona della Playa e i vigili del fuoco avevano supposto un intervento umano. «E’ davvero difficile che il rogo, divampato al centro del bosco, possa essere scoppiato a seguito di una cicca di sigaretta o delle elevate temperature» aveva spiegato Munzone, uno dei responsabili della Forestale. «Peraltro non c’erano neanche le condizioni, come il vento, perché potesse divampare in questo modo. Siamo arrivati in tempo – ha commentato Munzone -, l’incendio ha coinvolto circa quattromila metri di superficie, le dinamiche del rogo ci hanno costretto a provare ad aprire un varco grazie a una ruspa della polizia di Stato che ci ha permesso di mettere in sicurezza la zona.»

Incendi Catania oasi del Simeto

Ieri è stato invece il turno di Caltagirone, dove sono dovuti intervernire gli elicotteri dei vigili del fuoco. I due velivoli, “Orso Bruno” e “Drago 68”, hanno operato insieme ad un Canadair nelle campagne del calatino per impedire che le fiamme si propagassero senza freni. Il fronte del vasto incendio è giunto a minacciare anche un agriturismo, protetto in aggiunta anche da una squadra di terra, non distante dalla vegetazione in fiamme in località Cutuminello.

Ma ieri è stata una giornata veramente infuocata per gli incendi in Sicilia, se si considera che solo nell’arco delle 24 ore si sono svolti 41 interventi in tutto il territorio della provincia di Catania, di cui 26 riguardanti incendi di sterpaglie e vegetazione.

Anche oggi i vigili del fuoco dei distaccamenti di Adrano e Paternò, gli uomini della Forestale e gli altri non hanno potuto riposare. Un incendio è scoppiato nel parco dell’Etna intorno alle 15, con il rischio di perdere numerosi ettari di vegetazione. L’incendio è stato localizzato nel territorio di Ragalna e si tratta di un complesso intervento, dato che sono diversi i punti che sono divampati e adesso rischiano di propagare le fiamme. Presente sul posto anche un direttore delle operazioni di spegnimento, la cui formazione specifica destinata a questo tipo di operazioni che coinvolgono il territorio boschivo permette la richiesta di un eventuale supporto aereo con elicotteri e Canadair.

Incendi Sicilia a rischio persone e terreni

Questa notte è andata a fuoco invece l’isola di Pantelleria, con le contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale alle prese con violenti incendi che hanno aggredito ettari di vegetazione, costringendo anche all’evacuazione diverse persone. Tra le abitazioni sgomberate anche quelle dell’ex giocatore Marco Tardelli e dello stilista Giorgio Armani. 

Il sindaco Vincenzo Campo ha così raccontato la sua esperienza. «Fiamme altissime che tagliavano le campagne e lapilli lanciati a distanza. Di notte l’incendio di Pantelleria ha portato alla mente scene da eruzione laviche, come quelle dell’Etna». Secondo Salvatore Cocina, capo della protezione civile, non si è trattata però di una fatalità. «Ci sono pochi dubbi. Abbiamo individuato almeno due punti, stiamo verificando se ce ne siano altri. Altro elemento che fa propendere per l’azione dolosa è il vento di scirocco che soffia sull’isola: sappiamo per i criminali è un’arma in più». La Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta: due i punti di innesco lontani 400 metri l’uno dall’altro, dato che potrebbe essere compatibile pure con un evento accidentale.

Oggi è andata invece a fuoco la provincia di Palermo, con disagi e lunghissime code che hanno coinvolto anche l’autostrada PA-CT. «Da un’ora brucia la zona di Borgo Nuovo, ma ancora non abbiamo visto nessuno. La situazione è drammatica. Se non arrivano i canadair le fiamme arrivano nelle abitazioni. Sono anni che non assistiamo ad una situazione così grave. Vi prego intervenite fate qualcosa», dicono i residenti nella zona di Borgo Nuovo chiedendo interventi immediati. «Servono subito i mezzi aerei – affermano – sappiamo che ci sono altre situazioni pericolose oggi. Ma qui è davvero un dramma. Abbiamo visto tanti lasciare le case. Fate presto».

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