Porta delle Farfalle inaugurata a Librino

Una delle lamentele più frequenti è quella secondo la quale Catania sia bistrattata dai propri cittadini. Proprio per questo motivo è particolarmente piacevole per noi segnalare, quando possiamo, comportamenti che si situano all’opposto. La recente conclusione del restauro della Porta della Bellezza, donata dalla Fondazione Fiumara d’Arte e dal mecenate Antonio Presti alla città di…

porta delle farfalle librino

Una delle lamentele più frequenti è quella secondo la quale Catania sia bistrattata dai propri cittadini. Proprio per questo motivo è particolarmente piacevole per noi segnalare, quando possiamo, comportamenti che si situano all’opposto. La recente conclusione del restauro della Porta della Bellezza, donata dalla Fondazione Fiumara d’Arte e dal mecenate Antonio Presti alla città di Catania e ai residenti del quartiere periferico di Librino, rappresenta un evento significativo. L’installazione di 500 metri di lunghezza, alta 8 metri e composta da 9.000 formelle di terracotta, era stata inaugurata nel maggio 2009. Ora, il monumento è stato ampliato e trasformato in quella che viene chiamata la “Porta delle Farfalle”.

La porta delle farfalle

Un altro chilometro del cavalcavia di Librino è stato infatti utilizzato per realizzare 50 opere d’arte costituite da 100.000 formelle di terracotta. Questo nuovo progetto, anch’esso donato al quartiere, è stato inaugurato il 14 aprile, in occasione della Giornata della Creatività dedicata alle scuole e ai licei di Librino.

La realizzazione della Porta delle Farfalle è stata possibile grazie all’impegno di tre anni e al coinvolgimento di più di 15.000 persone di Librino, tra cui madri, bambini, condomini e associazioni locali, nonché 5.000 studenti di 20 licei artistici siciliani. Gli artisti hanno lavorato insieme alla comunità locale per creare questa grande scultura in bassorilievo ceramico, lunga oltre 1,5 km. Questo progetto è particolarmente significativo perché è stato realizzato in un quartiere spesso associato al degrado, alla criminalità e allo spaccio di droga.

L’apertura è stata celebrata di fronte a un’opera emblematica che rappresenta un santuario di libri, considerati “eredità dell’umanità”: dalla Costituzione al Sacro Testo. In occasione dell’evento, numerose case editrici e librerie locali hanno contribuito donando migliaia di volumi agli alunni delle istituzioni scolastiche del quartiere.

Presti: “L’arte non cerca voti ma devoti”

Chiesa di Santa Chiara in Librino a Catania

Antonio Presti, ideatore dell’Art Hotel Atelier sul Mare, l’albergo-museo d’arte contemporanea situato nell’incantevole cornice di Castel di Tusa, piccolo borgo nei pressi di Cefalù. «Il 14 aprile 2023, alle ore 9:30, tutto ciò che è stato concepito verrà alla luce. La giornata è il culmine di un processo che, attraverso la realizzazione dell’opera condivisa con 20mila persone, arriva alla restituzione della visione della bellezza.»

«L’arte non cerca voti ma devoti. E la presenza di migliaia di persone, oggi qui, è testimonianza di devozione verso la Bellezza. Librino si è riscattata agli occhi del mondo: ha preso il volo, proprio come le farfalle di questa nostra opera collettiva, che oggi con leggerezza volteggiano sopra il cielo della città di Catania.» Queste le parole di Antonio Presti all’inaugurazione del monumentale bassorilievo ceramico che corre lungo il cavalcavia di un chilometro nel popoloso quartiere del capoluogo etneo arricchito realizzato con 50 immagini e oltre 100mila formelle di terracotta.

«Un tema – spiega Antonio Presti – scelto come valore universale di bellezza e come omaggio ad una società matriarcale qual è quella di Librino e di tutte le periferie del mondo dove sono le donne a portare il peso della famiglia e di una società ammalata nella coscienza. Donne cui va data sacralità. E i loro figli, che avranno contribuito ad elevare questo altare in loro onore, riconosceranno in ogni pezzo di terracotta il loro amore e ne avranno rispetto come di una cosa propria».

Librizzi: “Cultura e bellezza armi contro la criminalità”

Anche il prefetto Maria Carmela Librizzi si è pronunciata all’inaugurazione, mettendo l’accento sul valore educativo dell’arte. «L’arte contribuisce a far rispettare la legalità, la cultura e la bellezza danno ai ragazzi armi e strumenti per crescere con una nuova visione, che contribuisce a contrastare qualsiasi ipotesi d’infiltrazione della criminalità. Così facendo creiamo buoni cittadini per il futuro».

Anche l’arcivesco Luigi Renna è intervenuto: «Quando un ragazzo vede che nel proprio quartiere c’è bellezza e cultura non scappa ma lo sceglie per la vita, per costruire un futuro diverso. Possiamo fare molto di più per Librino attraverso il volontariato e le scuole. La Porta Empedoclea, che racchiude le due opere monumentali è stata realizzata con caparbia in 15 anni di lavoro e nessuno ha vandalizzato questo angolo di arte. Vuol dire che c’è un grande rispetto per la bellezza da parte di tutta la comunità».

«La bellezza è una scelta, come la legalità che dipende prima di tutto dagli stessi abitanti di Librino – ha detto Piero Mattei, commissario straordinario del Comune – chi vive qui si proponga e si riproponga ogni giorno a chi governa Catania, con le proprie necessità, con le proprie istanze, come cittadino e non come persona marginale della periferia: tutti gli abitanti dei quartieri esigono un futuro”.

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