Matera cosa vedere

Matera: cosa vedere in un weekend, itinerario da 3 giorni

Troppo caldo per pensare a organizzare il vostro viaggio, ma comunque tanta voglia di vedere la nostra bellissima penisola? Eccoci pronti a venirvi incontro. D’altronde, stiamo parlando di Matera, una città che non ha certo bisogno di presentazioni! Capitale della cultura europea nel 2019, Matera è ormai famosa e rinomata in tutto il mondo per le sue tradizioni e le sue peculiarità, quali i sassi e le chiese rupestri. Ma non lasciatevi ingannare – troverete molto più di questo! La prima doverosa premessa è infatti che Matera è una citta viva, ricca d’iniziative e di cultura, in fermento. Non solo al momento della nostra visita era piena di piccoli cantieri in attività, volti a ristrutturare il volto del centro storico, ma offre numerosi concerti e iniziative culturali. Per non parlare dell’infinità di locali, pub e ristoranti che arricchiscono con luci e musica – dal vivo e non – il panorama serale! Quindi, quando state per andare a Matera, assicuratevi d’informarvi anche sugli eventi estemporanei della città – sempre numerosi e molto interessanti.

Matera: cosa fare in un weekend

Matera panorama
Come da titolo, il nostro itinerario prevede tre giorni e due pernotti. Abbiamo però lasciato la mattina del venerdì libera. Può essere sfruttata per completare la vostra settimana lavorativa, ma anche – come nel nostro caso, noi venivamo dalla splendida Sila – per raggiungere Matera e prendere alloggio. A proposito di alloggi, non possiamo non suggerirvi il nostro b&b: casa Cristallo. E questo non solo per la posizione comodissima, letteralmente a qualche minuto a piedi dal centro, per la possibilità di avere sempre un parcheggio vicino, per la comodità e la pulizia delle stanze o per la colazione super abbondante.
Se siamo rimasti così contenti del nostro pernotto è soprattutto per la cortesia, la simpatia e la disponibilità del nostro host, Nicola, vero e proprio cicerone aggiunto al nostro viaggio. Nel nostro caso, dunque, il nostro soggiorno a Matera è cominciato intorno alle 14 di venerdì: come primo passaggio siamo andati a mangiare subito qualcosa da Pastissimo e poi, data la calura, abbiamo optato per la visita a un ben condizionato museo. Un doveroso appunto e suggerimento è proprio quello di evitare di camminare a Matera nelle ore più calde, durante i mesi più afosi. Privilegiate le visite ai musei (che sono tutti molto belli e ben curati), ma se potete evitate il caldo e l’afa delle ore più calde.

Matera: Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” e Rione Casalnuovo

Matera tramonto
Come detto, il nostro primo appuntamento è stato un Museo, precisamente il museo archeologico nazionale “Domenico Ridola”. Situato nella centralissima omonima via e dedicato a uno dei più famosi archeologi-amatori della città, il museo è aperto dalle 9 alle 20 e il suo biglietto costa solo 4 euro, 2 euro il ridotto. La prima parte – se le visitate in questo periodo – ha una curiosa e folkloristica esposizione che riguarda la celebrazione della Madonna della Bruna. Durante questo festeggiamento viene allestito un carro allegorico – e la mostra spiega con dovizia i dettagli del suo allestimento – che viene letteralmente smembrato dai credenti nella fase finale della sua processione. Oltre ciò, il museo riporta i reperti dal paleolitico fino all’epoca greco-romana; molto belle le diverse ricostruzioni in scala di villaggi, tombe e sepolture dei tempi. Se avete ancora voglia di musei, a 5 minuti a piedi trovate il Museo nazionale d’arte medievale e moderna, sito nel palazzo Lanfranchi, una bellissima struttura. Oppure potete optare per fare una foto nel bellissimo punto panoramico vicino il museo, prima di scendere al Sasso caveoso. Questo sasso è così chiamato perché assume vagamente la forma di una cavea teatrale, riporta Wikipedia, ed è situato a sud rispetto alla Civita – lo sperone roccioso che separa i due sassi e sul quale vivevano i benestanti della città.

Sasso Caveoso: una prima visita

Matera scorci
Girare il Sasso Caveoso in un unico appuntamento è impresa ardua, perché le cose da vedere sono tante e tutte meritevoli. Soprattutto, rischiate di perdervi una delle cose più belle in assoluto di Matera: la libertà di perdervi fra i suoi mille vicoli, le sue centinaia di scalinate e di scorgere, con meraviglia, i suoi bellissimi scorci sbucare all’improvviso dietro un angolo. Il nostro consiglio è quindi di prendersi un po’ di tempo da dedicare proprio a questo: passeggiare senza meta. Se però avete il tempo contato, ecco come ottimizzare la vostra visita al Sasso.
Scendendo dalla panoramica terrazza Lanfranchi, fermatevi alla Chiesa di S. Maria de Armenis. Vi auguro di trovare Aldo come guida, un simpaticissimo signore che vi spiegherà molte delle usanze di Matera. Sempre per rimanere in tema, potete visitare la chiesa di S. Lucia alle Malve, bellissimo esempio di chiesa rupestre con degli affreschi antichissimi. Se è aperto – al momento della nostra visita era chiuso – e volete concludere il discorso con le chiese rupestri, potete visitare anche il Convicinio di Sant’Antonio.
E’ il momento di rientrare a casa, per prepararci ai prossimi due giorni. Ordinate pure una buonissima puccia strada facendo, non ve ne pentirete! Nel prossimo articolo invece vi racconteremo la giornata n.2 e 3!
 


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