Come sopravvivere al trasloco da studente fuorisede

Come sopravvivere al trasloco da studente fuorisede? Prima regola: non farsi prendere dal panico

Per gli studenti fuorisede la prima e più temuta prova a cui si devono sottoporre all’inizio della loro carriera universitaria non è un esame da 12 crediti ma bensì una prova pratica che spesso causa molta più frustrazione e ansia di un colloquio faccia a faccia con un docente. Parliamo del trasloco, vera batosta che spesso mina la stabilità psicofisica e mentale di molte persone, anche le più forti.
Saperlo gestire con lucidità non è da tutti, soprattutto se si tratta della prima esperienza fuori casa oppure la si deve compiere alla fine della sezione estiva per traslocare in una nuova residenza. Caldo, impegni personali, pressione della famiglia, esami e stress possono essere deleteri per chi sta iniziando ad organizzare questa faticosa operazione. Inoltre si esce da un periodo snervante dopo i lunghi mesi legati al Covid che hanno reso difficoltosi ogni tipo di rapporto e la convivenza a stretto contatto con altre persone, quindi l’idea di un trasferimento oggi potrebbe fare ancora paura a molti.
Se non si è studenti alle prime armi traslocare vuol dire portare con sé inoltre anni della propria vita accumulata negli armadi e sotto il letto per mancanza di spazio. Non solo quindi oggetti personali, abiti e arredo vario, ma anche libri, dispense, fotocopie, materiale tecnologico spesso ingombrante e molto pesante.
In prima battuta bisogna preparare gli scatoloni. Per le scatole di cartone migliori scegliere Rajapack.it come proprio fornitore di fiducia permetterà di avere a disposizione una vasta gamma di articoli resistenti e flessibili per rispondere ad ogni esigenza personale.
Bisogna poi sistemare le proprie cose in scatoloni non troppo ingombranti per consentire le manovre di spostamento in maniera fluida anche senza l’ausilio di carrellini. Organizzare tutte le proprie cose in modo preciso senza sprecare lo spazio, così da ottimizzare il numero di scatole. Fare sempre una cernita delle cose da buttare o donare potrebbe inoltre far guadagnare un po’ di spazio nei bagagli probabilmente già saturi. Infine scrivere sempre su ogni lato delle scatole o delle valigie cosa contengono per evitare di doverle aprirle e cercare alla rinfusa al loro interno.
Oltre alle scatole di carta, è necessario avere a disposizione il pluriball per impacchettare gli oggetti più fragili come tazze, lampade e oggettistica varia. Nel caso venisse contattata una ditta di traslochi sempre meglio fissare la data dello sgombero qualche mese prima, soprattutto perché in estate il lavoro è maggiore per loro e si rischia di non trovarne nessuna disposta ad accettare l’incarico.
Pianificare il trasloco non è una banalità, l’importante è l’organizzazione e la collaborazione con la famiglia oppure gli altri coinquilini può abbassare molto la tensione e trasformare quel momento in una situazione di gioco.


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