via Garibaldi: Brevi cenni storici
Centrale e rettilinea, in origine chiamata “via San Filippo“, poi “via Ferdinandea” quando venne costruita l’omonima porta nel 1768 per celebrare le nozze di Ferdinando IV di Sicilia e Maria Carolina d’Austria, fino all’attuale denominazione di “via Giuseppe Garibaldi” dopo l’Unità d’Italia .
Simbolo del centro storico di Catania, il suo percorso parte proprio da Piazza del Duomo e dalla fontana dell’Amenano, che utilizza le acque del fiume sotterraneo, per giungere fino all’arco di trionfo ferdinandeo.
Ti troverai a percorrere questa via anche senza volerlo e resterai stupito dai palazzi ed edifici storici, e dalle numerose attività commerciali che si affacciano su questo tragitto.
Lungo la via Garibaldi: Palazzi storici e chiese
All’angolo tra via Castello Ursino e via Garibaldi trovi la Chiesa di Santa Chiara costruita nella seconda metà del XVIII secolo dall’architetto Giuseppe Palazzotto, che nel suo ampio loggiato ospita le tele di Paolo Vasto, “San Lorenzo” e di Olivio Sozzi, “l’Immacolata”.
Nell’incrocio con via Sant’Anna sorge la casa- museo dello scrittore verista siciliano, Giovanni Verga, all’interno di uno stupendo palazzo settecentesco integro nell’architettura e negli arredi.
Lungo la via puoi ammirare l’ottocentesco palazzo Trewhella, la chiesa di Santa Maria dell’Aiuto e la caserma borbonica, oggi utilizzata per la manifattura dei tabacchi.
Via Garibaldi, cuore del commercio
Se invece vuoi entrare nella tradizione del popolo catanese e assaporare usi e costumi locali, devi fare un giro alla “Pescheria” il mercato del pesce dove l’imperativo è usare il dialetto siciliano o al mercato settimanale dove trovare prodotti tipici del posto e manifatture artigianali.
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