Catania emergenza rifiuti

Emergenza rifiuti Catania: ancora ritardi

Siamo ormai in piena stagione turistica. Dopo anni di emergenza sanitaria, tutto il mondo sta riprendendo a correre come prima, forse più di prima, proprio per quanto abbiamo perduto in questi anni. Eppure, l’emergenza rifiuti a Catania sembra non riuscire a rientrare e rischia di penalizzare fortemente la stagione. Da settimane ormai continuano a crearsi cumuli di spazzatura in diverse zone della città. Sebben qualche progresso sia stato fatto, la quantità di rifiuti rimossa non ha ancora permesso alla città di tornare al regolare svolgimento.

Nel frattempo, il web come sempre non ha tardato a segnalare quanto avvenuto. Così, i possibili turisti della città sono stati avvisati e redarguiti a dovere, una pessima pubblicità per il circondario etneo. Il riferimento è anche al caldo asfissiante che, con la sua complicità, permette agli effluvi maleodoranti di spandersi con ancor maggiore virulenza.

Emergenza rifiuti Catania, troppo lenti i progressi

Catania sporca

La prospettiva è sempre virtuosa, ovvero quella di portare l’intera città alla raccolta differenziata. Dal 20 giugno è attiva la raccolta a domicilio, con i rifiuti separati nei sacchetti, anche nelle zone di Nesima Inferiore – Cibali – Borgo Sanzio. Come sempre, bisognerà prestare attenzione al calendario settimanale e alle modalità indicate nei volantini che sono in fase di distribuzione a domicilio.  

Come segnalato sul sito del comune, questo permetterà la rimozione dei cassonetti finora presenti nelle citate zone. Molto spesso questi ultimi infatti sono stati trasformati in micro-discariche. Purtroppo, il fenomeno che si è maggiormente registrato è quello di residenti afferenti alle più svariate zone della città che conferivano, senza alcun riguardo verso i criteri della differenziata, i loro rifiuti in qualsiasi cassonetto.

«Dopo Picanello, Ognina e Lungomare, zone in cui sono già stati rimossi i cassonetti e due settimane è partita la raccolta porta a porta -ha commentato l’assessore all’ecologia e alla Polizia Locale Andrea Barresi- nel Lotto Centro si prosegue a Nesima Inferiore, Cibali e Borgo Sanzio, per aumentare i livelli di rifiuti differenziati complessivi della città, che già oggi si aggirano al 25%, grazie ai buoni risultati raggiunti nei lotti Sud e Nord, con valori medi che si attestano al 42%.»

«Stiamo in delicata fase di trapasso da un vecchio a uno sistema, augurando che non vi siano altre emergenze causate dalle discariche; protagonisti di questa fase sono soprattutto i cittadini, chiamati a collaborare per accelerare questa rivoluzione virtuosa. Anche in queste zone – ha concluso Barresi – saranno aumentati i controlli serrati della Polizia Municipale, irrogando le sanzioni stabilite, affinché sia chiaro a tutti, che aumentare i livelli della raccolta differenziata è un obbligo ineludibile per la nostra comunità cittadina che deve assolutamente migliorare la pulizia degli spazi pubblici».

Raccolta differenziata Catania: dal 1 settembre 100% porta a porta

Sarà il consorzio Gema a gestire il lotto Centro, che riguarda circa 50 mila abitanti e oltre diecimila utenze. Il consorzio si è aggiudicato la gara settennale della parte più popolosa e grande di Catania.

Raccolta differenziata Catania

Novità in vista anche per quanto concerne la transizione dai cassonetti di prossimità alla raccolta porta a porta. Sembra infatti che, anche per il lotto Centro, sia vicina la dismissione totale dei cassonetti. Dal prossimo 1 settembre si passerà alla raccolta differenziata integralmente servita con il sistema del porta a porta, che comporta un corrispettivo ulteriore incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, più igiene, meno costi e rispetto per l’ambiente. Un passo avanti anche contro l’emergenza dei rifiuti a Catania.

Catania, l’attacco di De Luca: “perché la città non ha ancora un sindaco?”

Nel frattempo, Catania registra anche l’accusa di Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera. L’ex sindaco di Messina, ora candidato alla presidenza della Regione Siciliana e per questo impegnato in un tour che lo vedrà girare fra le province per spiegare il suo progetto politico, ha parlato al 4 Spa Resort di Acicastello.

«Catania rappresenta oggi l’esempio di ciò che la politica non deve fare. – ha esordito De Luca. È una città ostaggio della mala politica. Senza un sindaco e senza prospettive nel silenzio assoluto della destra e della sinistra che non hanno voluto le elezioni. Mi chiedo se la seconda città per importanza della Sicilia e nelle prime dieci d’Italia meriti di essere trattata così.»

De Luca ha poi incalzato «Perché continua a non avere un sindaco? Perché Catania deve continuare ad essere lo scenario di equilibri che servono solo a tenere in vita personaggi frutto di suggestioni, ma che non rappresentano più nulla. Io a Messina mi sono dimesso a febbraio prendendomi la responsabilità di andare al voto. L’ho fatto per portare avanti un progetto politico che porti il vero cambiamento in tutta la Sicilia, ma soprattutto l’ho potuto fare perché ero certo che, avendo amministrato bene, i messinesi ci avrebbero ridato la loro fiducia. Forse, anzi sicuramente, gli attuali amministratori catanesi non hanno la stessa certezza. Catania si deve liberare da questi personaggi. Questa città merita di essere amministrata. Il nostro progetto politico mira alla costruzione di una nova classe politica e dirigente. Non basta affermare di esserci, bisogna metterci la faccia.»


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