La zona costiera offre lunghe e meravigliose spiagge, ma Ispica offre molto di più, con il suo centro storico che è un susseguirsi di testimonianze medievali, settecentesche, barocche e liberty. Natura, storia e cultura!
Di seguito ti propongo 5 bellezze imperdibili di Ispica raggiungibili con una passeggiata durante una bella giornata di sole.
Chiesa della Santissima Annunziata
La Chiesa dell’Annunziata, a tre navate, fu realizzata nella prima metà del XVIII secolo e terminata negli ultimi anni dell’Ottocento in seguito a un crollo. Il suo campanile, completato nella sua forma attuale solo nel 1954, fiancheggia la facciata.
Al suo interno sono custodite opere d’arte come l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e Santa Maria dell’Itria del XVIII secolo, la statua di San Vito e una reliquia in argento. Gli stucchi dell’artista palermitano Giuseppe Gianforma sono tra gli elementi più interessanti della Chiesa.
Palazzo Bruno di Belmonte
Basilica di Santa Maria Maggiore e antistante Loggiato del Sinatra
La Piazza antistante è definita dal meraviglioso Loggiato del Sinatra realizzato a metà del secolo XVIII. Il Loggiato, semicircolare, è uno dei rari esempi di una struttura in uso tra Seicento e Settecento, di solito realizzata in legno per le fiere in occasione di festività religiose.
Chiesa e Convento Santa Maria del Gesù
All’interno ospita una Chiesa a una sola navata decorata con stucchi e marmi policromi.
Parco archeologico della Forza
Il Palazzo Marchionale, le scuderie, i magazzini, gli ambienti di servizio al palazzo e sicuramente il teatro meritano una visita. La vasta scuderia del Fortilitium, per esempio, è una grotta rettangolare dove venivano custoditi i cavalli: al suo interno sono ancora visibili le mangiatoie, gli occhielli per legarvi gli animali e graffiti equestri sulle pareti.
Il Museo Antiquarium, sito in una grotta, mette in mostra reperti di diverse epoche, a partire dalla prima Età del bronzo e fino ai periodi medievale, rinascimentale, ma anche dei periodi greco-classico, ellenistico-romano, bizantino.
A conclusione, il sorprendente “Centoscale” del XII secolo è un cunicolo rupestre con 280 gradini che garantiva l’approvvigionamento idrico della città: dall’alto dell’altopiano della Forza portava fin sotto il torrente, garantendo le scorte d’acqua al castello.
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