l’Etna tornò a eruttare tra la fine del febbraio e l’inizio del marzo 1669, meno di venti anni dopo.
![Eruzione dell'Etna del 1669](https://www.cataniablog.it/wp-content/uploads/2018/09/Eruzione-dellEtna-del-1669-300x177.jpg)
Quasi a metà marzo erano già state travolte dalla lava anche Mompileri e Mascalucia, addirittura qui un braccio di lava era già più lungo di 2 miglia. Oltre alla lava una grande quantità di cenere invase tutto il circondario, adagiandosi sul terreno e rendendolo scuro. Un frastuono nel terreno arrivò fino a Catania, facendola tremare. A poco a poco, la lava si faceva strada verso Camparnaruzzu di Lineri, mentre scompariva del tutto il paese di Nicolosi, salvo solo un campanile a triste memento.
Ad oriente, la lingua infuocata si diresse verso il lago di Nicito, ormai quasi in città.
Un acquedotto fu distrutto con tutto ciò che gli era accanto. Seguendo la pendenza la lava entrò a Catania, il 23 aprile, in piena notte, rischiarando con il suo calore il buio delle tenebre. Il castello Ursino rimase circondato fino a che la lava prese la direzione del mare per tuffarvici l’11 luglio, giorno del suo definitivo arresto.
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