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Aeroporto Catania, i numeri di una crisi

L’emergenza dell’aeroporto di Catania sembra essere diventata una situazione cronica. Nonostante le rassicurazioni provenienti da varie parti interessate, come la Regione e la SAC (Società Aeroporto Catania), i problemi e i disagi per i passeggeri continuano a persistere. Si parla di annunci sempre più ottimistici riguardo al ritorno alla normalità e agli sforzi per migliorare l’esperienza dei viaggiatori, ma nella realtà le segnalazioni di dirottamenti improvvisi, lunghi ritardi, mancate riprotezioni e carenza dei servizi di assistenza a terra continuano ad arrivare in redazione.

In particolare, l’incendio scoppiato il 16 luglio scorso ha creato una situazione disastrosa, e da allora la qualità dei servizi dell’aeroporto sia peggiorata notevolmente. Questi disagi non riguardano solo i passeggeri ma coinvolgono anche il personale della redazione, che quotidianamente riscontra e documenta le problematiche.

Nonostante le dichiarazioni di impegno da parte delle autorità, sembra che la situazione non si sia ancora risolta adeguatamente e che ci sia ancora un lungo cammino da percorrere per restituire all’aeroporto di Catania un livello di funzionalità e organizzazione accettabili.

Aeroporto Catania, danni incalcolabili all’immagine del turismo

Oltre ai problemi che riguardano gli utenti dell’aeroporto di Catania, si devono considerare anche i danni d’immagine che la Sicilia ha subito e gli impatti economici sul turismo isolano. A causa dei problemi cronici dell’aeroporto di Catania, molti turisti hanno rinunciato alle loro vacanze nell’isola. Preferendo evitare situazioni scomode e incerte, molti hanno deciso di disdire le prenotazioni piuttosto che affrontare il rischio di essere sballottati sull’isola e magari finire dirottati all’aeroporto di Trapani, il quale dista quasi cinque ore in autobus da Fontanarossa.

Un’indagine di CST per Assoturismo Confesercenti ha dimostrato che il caos causato dall’incendio dell’aeroporto di Catania e le difficoltà di trasporto hanno avuto un impatto negativo significativo. Sono stati persi almeno 40.000 pernottamenti in Sicilia a causa di questa situazione. Questi danni al turismo hanno influito sulla reputazione della Sicilia come destinazione turistica e hanno provocato una perdita economica per il settore del turismo isolano. La situazione dell’aeroporto di Catania ha avuto dunque ripercussioni che vanno al di là dei soli disagi per i passeggeri, interessando l’economia e l’immagine dell’intera regione.

Il terminal provvisorio

Ieri, la società di gestione dell’aeroporto di Catania ha comunicato il completamento del nuovo Terminal provvisorio, realizzato in collaborazione con l’Aeronautica militare, tra i Terminal C e B. Questa nuova struttura, che si estende su una superficie di circa 500 metri quadrati, è stata dotata di apparecchiature per il controllo dei bagagli da stiva e un varco security per i passeggeri e i bagagli a mano.

La struttura è stata consegnata alla società di gestione dell’aeroporto (Sac), che sta attualmente lavorando all’installazione dei monitor, delle postazioni di check-in e dei gate. Verranno inoltre posizionate la segnaletica di sicurezza, le sedute e i distributori di acqua e cibo per garantire un’esperienza confortevole ai passeggeri.

Questo nuovo Terminal provvisorio rappresenta un passo importante per migliorare le capacità operative dell’aeroporto di Catania e alleviare i disagi che i passeggeri hanno affrontato a causa dei problemi precedenti. La nuova struttura è progettata per fornire un ambiente funzionale e sicuro per tutti i viaggiatori.

Aeroporto di Catania nuovamente funzionante?

Dopo il completamento di queste operazioni, come già annunciato in precedenza, il nuovo Terminal sarà pienamente operativo. Questo consentirà di aumentare il numero di voli operati da Catania da 10 (5 arrivi e 5 partenze ogni ora) a 14 voli all’ora (7 arrivi e 7 partenze), se confrontato con il numero precedente all’incidente dell’incendio, che era di circa 21 voli all’ora.

A partire da oggi, quindi, il numero di passeggeri trasportati da e per Catania raggiungerà il 70% del totale, e se aggiungiamo il 15% operato dall’aeroporto di Comiso, il sistema aeroportuale della Sicilia orientale gestirà approssimativamente l’85% dei passeggeri totali.

Questo incremento delle capacità operative dell’aeroporto di Catania e il conseguente aumento dei voli aiuteranno a migliorare notevolmente la situazione dei passeggeri e contribuiranno a ridurre i disagi che si sono verificati durante l’emergenza dell’incendio. L’aeroporto sarà in grado di accogliere un maggior numero di viaggiatori e svolgere un ruolo ancora più significativo nel sistema di trasporti della Sicilia orientale.

Confindustria attacca la Sac

Confindustria Catania nel frattempo punta il dito sulla società che gestisce l’aeroporto. Tuonano gli industriali «è inaccettabile constatare che nel momento in cui occorrerebbe una reale presa di coscienza rispetto all’inadeguatezza di un sistema che non è riuscito ad affrontare con efficacia l’emergenza scaturita dall’incidente si continuino invece a diffondere da parte dei vertici della Sac dichiarazioni che stridono con la realtà dei fatti. Pesa, e anche molto, il tentativo di dipingere l’accaduto come una fatalità verso la quale non si potesse reagire con migliore tempismo».


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