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Scicli e il Commissario Montalbano: 4 curiosità direttamente dal set

La nostra Sicilia ha tantissimi posti meravigliosi. Alcuni sono frutto delle epoche passate, retaggi della gloria dei nostri antenati. Altri sono doni della natura, perle uniche che ci vengono invidiate dagli altri. Alcuni, più rari e speciali, nascono dall’interazione di questi due fattori. Questo è uno di quei casi: da un lato l’ingegno umano, quello di Camilleri prima nello scrivere una saga di grandissimo successo, poi divenuta una serie TV prodotta da Rai Uno e conosciuta ovunque. Dall’altro, la natura e la bellezza di Scicli, un luogo tutto da scoprire. Scicli e il Commissario Montalbano: oggi vi portiamo a scoprire 4 curiosità direttamente dal set!

Curiosità n. 1: L’ufficio protocollo

Scicli e il Commissario Montalbano stanza del sindaco
In realtà, inizialmente, il set era condiviso con l’ufficio protocollo di Scicli. Quindi, ogni qual volta si doveva girare per la serie tratta dai libri di Camilleri, veniva smontato puntualmente l’ufficio protocollo e assemblato di tutto punto il set. La situazione andò così per qualche anno, con gran dispendio energetico di ambo le parti! Sino a che, nel 2016, l’ufficio protocollo si è spostato in una nuova sede e da allora il set è rimasto in pianta stabile.

Curiosità n.2: Il telefono di Catarella

Scicli e il Commissario Montalbano Il telefono di Catarella
Lo scenografo di Montalbano fu Luciano Ricceri, scomparso il 1° febbraio 2020. Straordinario professionista, tenne così tanto alla credibilità dei locali del Commissariato di Vigata che approntò tutta una serie di escamotage per favorire l’immersività del set. Uno di questi è il telefono di Catarella. L’apparecchio infatti non è collegato all’uscita telefonica e alla corrente elettrica ma costituisce solo un oggetto di scena. Eppure, nonostante questo, presenta tutte le uscite di tutti gli interni dell’ufficio, ben visibili sulla tastiera. Questo per aiutare Angelo Russo a impersonare meglio Catarella. L’attore avrebbe infatti subito saputo quali tasti pigiare, senza dove “improvvisare” o immaginare.

Curiosità n.3: L’ufficio di Mimì

Mimì Augello è un personaggio amatissimo della serie: impenitente donnaiolo, aiuta il Commissario Montalbano in qualità di suo vice. Eppure, non ha mai avuto il prestigio di avere un ufficio.
Proprio così: Mimì non ha un ufficio, ma solo una porta. In realtà, dove si trova il suo ufficio, si trovava un muro. Il muro è stato spostato di circa due metri, creandone uno finto, e munito di due porte, una delle quali è proprio quella che porta al suo ufficio. Dietro la porta c’è in realtà uno spazio sufficiente per una persona. Per questo motivo, l’ufficio di Mimì non ha mai avuto una ripresa dedicata (ci avete fatto caso?). Quando c’è una ripresa che lo coinvolge, Cesare Bocci, l’attore che dà vita a Mimì Augello, semplicemente chiude dietro di sé la porta…e aspetta di sentire il fatidico “Stop!” che segnala la fine della scena.
D’altronde, in qualità di buon “fimminaro”, a che gli serve un ufficio?

Curiosità n.4: Faldoni e documenti

Anche qui lo scenografo della serie di Montalbano ha voluto prestare grandissima attenzione al realismo del set. Tutti i faldoni e tutti i documenti, anche quelli che non vengono praticamente mai inquadrati, sono perfettamente credibili. Su ognuno di essi è possibile leggere dell’immaginario comune di Vigata e sono stati resi con grandissimo realismo. Insomma, niente deve portare gli attori a pensare che quello sia “solo” un set!

Scicli e il Commissario Montalbano:  turismo un giorno a Siracusa

Se cercate cosa vedere a Scicli in un giorno non possiamo che suggerirvi questa bellissima attrazione. Innanzitutto, è semplicissimo raggiungere il set: basta appunto dirigersi verso il centro di Scicli e le indicazioni faranno il resto. Il centro è chiuso alle automobili, ma è facilissimo orientarsi anche a piedi. A oggi, il set nato dai libri di Camilleri rappresenta una delle mete più amate del turismo in Sicilia. Inoltre, sul posto potrete farvi guidare dai ragazzi della Cooperativa Agire, che ci hanno raccontato questi bellissimi aneddoti, ma che possono anche guidarvi a vedere le (tantissime!) bellezze di Scicli.
Il costo per entrare sul set è di soli 3 euro, che diventano 5 se volete accedere anche alla sala del Sindaco, anch’essa sfruttata più volte per le riprese. Inoltre, spendendo solo 8 euro, accederete al pacchetto completo che comprende anche altri due siti (la chiesa di Santa Teresa e il Palazzo Spadaro). Un’offerta che vi consigliamo caldamente di provare, per una giornata all’insegna dell’arte, della storia e del cinema! I tour cominciano alle 10 e finiscono alle 22 in periodo estivo, ed è possibile acquistare il ticket in uno qualsiasi dei vari siti nominati.


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