La caponata: un piatto dall’origine antico
Essendo un piatto della tradizione esistono diverse varianti ognuna delle quali viene tramandata di generazione in generazione, proponendo ingredienti segreti e accorgimenti che promettono di rendere il piatto davvero unico e inimitabile.
Le varianti disponibili sono davvero molte e, per la maggior parte, variano a seconda della provincia: la caponata palermitana è la più classica e semplice e include al suo interno il minor numero di ingredienti, mentre quelle delle altre città propongono l’aggiunta di qualche altra materia prima atta ad esaltare il gusto della preparazione.
Caponata in agrodolce: La preparazione della variante palermitana
– melanzane,
– salsa di pomodoro
– sedano,
– cipolle bianche,
– capperi
– olive,
Nel frattempo potrete occuparvi di sbollentare il sedano per una manciata di minuti, ma solo dopo averlo accuratamente pulito, eliminandone i caratteristici filamenti. A seguire sarà necessario friggere la cipolla, anticipatamente tagliata a pezzi, con il sedato e aggiungere olive e capperi dissalati.
A questo punto in un tegame inserite tutte le verdure con la salsa di pomodoro (che non deve essere troppo abbondante), aggiustate di sale e pepe e, avendo cura di mescolare pazientemente e con delicatezza, cuocete per quindici minuti circa. A parte preparate la salsa agrodolce, limitandovi a sciogliere lo zucchero nell’aceto.
Infine, unite la salsa agrodolce alle vostre verdure in salsa di pomodoro e mescolate delicatamente lasciando sfumare l’aceto. Lasciate raffreddare completamente prima di servire in tavola.
In linea di massima, il consiglio è quello di utilizzare, durante tutta la preparazione, l’olio di oliva per poter migliorare la friggitura e consentire agli ortaggi di imbiondirsi.
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