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Palazzo Paternò Auteri a Catania

Il nostro Paese è costellato di bellissimi paesaggi e luoghi da sogno. Attraversandolo Da nord a sud lo stivale ti permette di vivere perle di rara bellezza e, soprattutto, storia e curiosità.

Uno di questi è il palazzo Paternò Auteri, che si trova a Catania. Di origine privata, nasce nel XVIII secolo per mano di uno dei produttori di seta più influenti del periodo. Stiamo parlando del commerciante Michele Auteri. Vuoi saperne di più?

Palazzo Paternò Auteri: Per un filo di seta

Siamo nel 1826 e il palazzo Auteri stesso ospita la più grande ed importante seteria d’Italia. Michele Auteri si occupa della lavorazione del prezioso tessuto e le colonie dei bachi. Nei 15 anni successivi fino al 1841 passò di mano in mano al figlio Giuseppe fino ai nipoti.
La struttura, che puoi ammirare in tutta la sua maestosità, viene ristrutturata intorno al XIX secolo per mano dell’architetto Carmelo Sciuto Patti. Egli, sposato con Maddalena Auteri, su commissione del nonno di lei ricompone il portone principale e procede ad altre modifiche. Crea una feritoia nel cortile interno per controllare le scale e una stanza segreta, che collega l’appartamento del barone al primo piano.

Sai quale è la parte più curiosa di questa ristrutturazione?

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La stanza viene utilizzata sin dall’inizio per nascondere gioielli e persone, come nel 1860 in occasione dello sbarco dei Mille di Garibaldi. Invece durante la seconda guerra mondiale viene abbandonato a causa della paura dei bombardamenti da parte dei tedeschi. Nonostante il secondo piano veniva chiamato “nobile”, in realtà le famiglie potenti si trovano ai piani superiori.
Questo a causa delle esalazioni dei laboratori sottostanti e la sicurezza personale contro attacchi esterni. In Sicilia la grande famiglia Auteri rappresenta l’emblema della seta. Pensa che addirittura nel 1727 nasce il Consolato della nobile arte della seta, il quale sancisce nel 1753 il livello eccelso catanese sopra ogni altra città.

Palazzo Paternò Auteri: Un amore puro

Esiste una storia molto particolare, che lega due coniugi della famiglia Auteri, che sicuramente ti lascerà sbalordito per la sua unicità. Stiamo parlando di Ignazio Paternò Castello dei Biscari e Angelina Auteri.
Gli sposi nel 1924 celebrano il loro 25° anniversario prendendo poi i voti. Lei si dirige al monastero delle Carmelitane Scalze a Modena, dove morì a causa di una trombosi nel 1964. Qui cambia il suo nome in Suor Maria di Gesù, donando la sua vocazione al Signore. Ignazio invece diventa Angelo Maria a Monza nella Congregazione dei Bernabiti. Dedica la sua vita all’aiuto dei poveri e dei bisognosi, acclamato dalle genti di ogni dove Padre Santo.
Il 1944 è l’anno della morte di questo grande personaggio storico. Pensa che addirittura al passaggio della bara, durante la pioggia incessante, la massa che assiste si prostra per porgere rispetto.

Ma perché questi eventi sono degni di nota?

Perché probabilmente non sai che questa vocazione parte da un tumore su una costola di Ignazio. Ebbene si, a causa di una male che lo stava uccidendo lentamente, deve portare un busto di ferro tutti i giorni. La moglie Angelina lo spinge a bagnarsi in un pozzo miracoloso nel 1920 a Lourdes.

Indovina?

Riesce a guarire e, attoniti del miracolo assistito, decidono di abbandonare le ricchezze per la vocazione religiosa. Dedicano l’intera vita al bene donando i loro soldi per opere pie, in onore della collettività. Stai leggendo di un rapporto d’amore talmente puro agli occhi del mondo, che fa idealizzare la camera da letto a cappella e il letto in altare nel convento delle Suore Dorotee a Mirabella.

Lista di tutti i Palazzi storici a Catania

 
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