Instagram Facebook WhatsApp down

Instagram, WhatsApp e Facebook: down il regno dei social

Siamo abituati a essere costantemente connessi, praticamente in continuo contatto l’uno con l’altro. Eppure, oggi tutto questo non è stato possibile: questo perché alcuni fra i più famosi social network e sistemi di messaggistica sono andati offline. Instagram, Facebook e WhatsApp sono down dalle 17.30 di questo pomeriggio e non c’è segno di ripresa, almeno al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo.
Un evento che rischia di passare alla storia: non si era mai verificato infatti uno stop così lungo. Il primo a dare la notizia era stato Anonymous, ma la notizia ha fatto rapidamente il giro del web (principalmente tramite Twitter e Telegram). Edward Snowden ha anche proposto, visto l’attuale condizione dei più famosi social, di trovare «qualcosa di buono da leggere».

Non solo i più famosi social offline

Aereoporto social
Ma non sono andati offline solo i più famosi social network del mondo, bensì l’intera azienda che li controlla. Un guasto così generalizzato e così grave da avere suscitato in tutto il mondo reazioni di diverso tipo: non c’è stata nemmeno possibilità di inviare o ricevere messaggi. In reazione a questi eventi, Israele ha dichiarato lo stato di emergenza cyber e ha detto di essere in contatto con gli Usa.  L’Osservatorio sull’utilizzo di Internet NetBlocks ha riportato sul suo profilo Twitter di aver riscontrato «interruzioni in più Paesi» non connessi a «sospensioni o filtraggi dei singoli Paesi».
In Italia è partito tutto da Milano, che ha fatto segnalare intorno alle 17.30 un numero elevatissimo di segnalazioni. Poi i disservizi si sono estesi a tutta Italia, ma nel frattempo (poco prima delle 18) anche diversi altri paesi europei, come la Germania, la Francia, Israele o la Turchia hanno fatto registrare malfunzionamenti.

Le scuse dei manager di Facebook tramite Twitter

crash servers social
Ironia della sorte, i manager di Facebook hanno sfruttato i canali dei rivali di Twitter per scusarsi dei disagi con gli utenti e cercare di rasserenare e spiegare ciò che sta accadendo. «Ci scusiamo per gli eventuali disagi, stiamo lavorando per risolverli», ha detto il capo della comunicazione di Menlo Park. Sul social dei cinguettii, l’unico che ha continuato a funzionare regolarmente, la notizia del malfunzionamento si è diffusa attraverso gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown, che sono diventati velocemente trend topic.

Ma cosa è successo a Instagram, Facebook e WhatApp?

E’ difficile parlare di cause, perché al momento non ci sono indicazioni precise e gran parte di ciò che abbiamo sono ipotesi. Però, riguardo ciò che è successo in sé, i social sono stati “disconessi” dalla rete per diverse ore. Un esperto del New York Times ha provato a spiegare quello che è successo, a partire dalla premessa che i computer convertono i siti web in indirizzi numerici (IP): «Il problema interno che si è verificato in Facebook – spiega John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare – è stato l’equivalente del rimuovere i numeri di telefono degli utenti dai loro nomi in rubrica, rendendo impossibile chiamarsi». In soldoni, è come se in questo specifico momento sia stata soppressa la linea che metteva in collegamento gli utenti dei social con questi ultimi.
Social offline
Uno strano evento, se si considera anche quelle che ha riportato Sheera Frenkel. Stando alle parole della reporter del Nyt i dipendenti dell’azienda che gestisce questi colossi del web «non sono stati in grado di entrare negli edifici questa mattina per iniziare a valutare l’entità dell’interruzione perché i loro badge non funzionavano per accedere alle porte». E non sarebbe tutto.
L’attacco informatico si è verificato infatti nello stesso giorno in cui Facebook si è dovuta difendere dalle accuse di una ex dipendente che ha passato al Wall Street Journal documenti interni compromettenti per la società. Stando ai file consegnati dalla ex manager Frances Haugen, il gruppo non solo non ha mai realmente voluto modificare il funzionamento degli algoritmi nonostante favorissero la rabbia sociale, ma ha anche ha avuto un ruolo negli eventi culminati con l’attacco al Congresso del 6 gennaio allentando troppo presto i controlli imposti per le elezioni del 2020.
Una serie di strane coincidenze o un attacco programmato e con una strategia dietro? Difficile dirlo al momento. Quello che rimane certo però è la reazione delle borse, con tutti i titoli in picchiata e Facebook addirittura a registrare un crollo di 160 milioni di dollari l’ora.


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