Le origini della Cappella Bonajuto a Catania
Secondo la maggior parte degli storici, la Cappella Bonajuto trae origine da molto lontano. Si tratta di una struttura a carattere religioso, a detta di molti esperti risalente all’età dei Bizantini, intorno al VI secolo d.C.. È situata in una posizione interrata di circa 2 metri rispetto al livello della strada ed è stata concepita a forma di croce greca, con una cupola e una sequenza formata da tre absidi. La cappella è riuscita a resistere al temibile sisma della Val di Noto, risalente al lontano 1693. Durante le origini, il polo religioso era intitolato al Santissimo Salvatore. Tale situazione è cambiata a partire dal XV secolo, quando la ricca famiglia Bonajuto iniziò ad occuparsi del posto su ordine del re Martino. Prima fu considerata come la piccola cappella del loro nucleo familiare, poi gli stessi Bonajuto decisero di fissarvi la loro dimora fissa.
Dal restauro ai giorni nostri
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L’obiettivo di ridare lustro ad un luogo meraviglioso
Attualmente, la Cappella Bonajuto non possiede più quel significato religioso di un tempo. Di sicuro, se scegli di visitarla, non puoi prendere parte ad una Santa Messa o ad una qualsiasi funzione di stampo cattolico. Uno dei discendenti della famiglia Bonajuto, Salvatore, dispose il rifacimento del pavimento nel 2001. Dopo diversi anni in cui ha scelto di utilizzarla come un locale, ha trasformato questo polo in un vero e proprio complesso museale. Oggi la cappella viene presentata da numerose guide archeologiche come la Lonely Planet ed è diventata una meta storica per numerosi turisti, pronti a soddisfare il proprio desiderio di conoscere le basi di una città dalla bellezza senza tempo.
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