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Strade Catania, la situazione sempre più critica

C’è un arsenale di battute, più o meno rodate, sulla situazione delle strade a Catania. Chi nel tempo le ha paragonate ai famosi formaggi, chi al suolo lunare, ma tutti concordano sul fatto che spesso il manto delle strade della provincia versi in pessime condizioni. Alcuni comuni tendono a essere più solerti, mentre altri sono decisamente trascurati. Di certo non aiutano le condizioni climatiche degli ultimi anni, con acquazzoni e temporali sempre più frequenti e sempre meno clementi. E se i catanesi possono ben gioire del tornare a vedere l’Etna innevata (e tirare un respiro di sollievo in vista dell’estate), il brutto tempo ha lasciato ulteriori cicatrici sulle strade di Catania, già messe malissimo.

Ugl: buche come voragini

Ad ampliare la prospettiva del problema ha contribuito anche Simone Summa, segretario provinciale della federazione Ugl Comunicazioni. Summa ha specificato come il problema abbia fortemente messo in difficoltà gli operatori della comunicazione, potenzialmente arrecando disservizi a tutti. «Questi giorni post maltempo sono stati davvero drammatici per qualche collega che ha subito un infortunio oppure che ha danneggiato il mezzo aziendale o personale, dopo aver centrato con il mezzo stesso una delle tante buche che sono disseminate nelle strade di Catania. C’è chi, tra i portalettere, è stato trasportato persino al pronto soccorso, dove ha ottenuto una prognosi di diversi giorni, come ad esempio un collega che con il triciclo moover ha preso in pieno una grossa buca in via Vecchia Ognina ed è stato sbalzato via dalla sella rovinando per terra.»

Summa ha poi rincarato la dose. «Non si contano neanche le decine di forature subite dai mezzi, praticamente un bollettino di guerra! Vogliamo esprimere a questi lavoratori la nostra massima solidarietà e, nel contempo, chiediamo all’azienda di volersi attivare per tutelare i propri dipendenti che operano su strada, reclamando agli enti competenti le necessarie e urgenti manutenzioni per evitare altre problematiche.»

Strade a Catania: manca la manutenzione, cittadini e comitati segnalano

stazione di Catania

Il problema però non si limita alle buche, sebbene già la citata criticità sarebbe sufficientemente rilevante. Come molti cittadini hanno fatto notare, la situazione si estende a quasi tutte le condizioni perché una strada sia sinonimo di sicurezza. Moltissime sono le zone in cui le strisce pedonali sono state cancellate totalmente o parzialmente dall’usura e dal tempo. E questo vale sia per le zone meno frequentate sia per quelle che permettono il defluire di grandi numeri, come la zona della stazione. Qui infatti le strisce sono quasi del tutto svanite e questo rende (ancor più) pericoloso l’attraversamento pedonale, in una zona in cui è imprescindibile. Sono moltissimi infatti i pendolari che arrivano in stazione con i treni e che debbono raggiungere la postazione dei bus, della metro o semplicemente andare a piedi in città.

Allo stesso modo è critica la questione legata a specchi e segnaletica, sempre poco tutelati e quindi oggetto di costanti azioni di vandalismo, quando non direttamente sottratti agli spazi cui erano stati destinati. Anche l’illuminazione, in diverse zone, è carente e ovviamente costituisce una potenziale forma di pericolo per gli automobilisti e soprattutto per i pedoni.

Cardello: “Basta interventi temporanei sulle strade di Catania”

Uno dei maggiori problemi è stato pienamente individuato dal presidente del comitato “Catania Nostra” Andrea Cardello. «La questione di fondo è che non si può andare avanti con interventi temporanei – ha infatti detto – occorre un piano di lavoro definitivo e duraturo altrimenti, durante le prossime piogge torrenziali o le giornate di forte vento, ci ritroveremo di nuovo con una città in ginocchio». La prevenzione è infatti fondamentale per superare questo tipo di criticità, ma perché si abbia è necessaria una costante manutenzione, che non si limiti solamente al manto stradale. «Bisogna controllare lo stato di moltissimi alberi di alto fusto – continua Cardello – piante, anche in equilibrio precario, con grossi rami che potrebbero staccarsi e ferire qualcuno. In questo contesto la potatura del veder è fondamentale. Ridurre il fogliame vuol dire liberare i marciapiedi da pericolosi ostacoli e ridurre al minimo il pericolo di distacco dei rami».


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