Le candelore di SantAgata

Le 12 candelore di Sant’Agata

Le dodici candelore di Sant’Agata sono dei cerei votivi costruiti in legno che vengono trascinati per le vie di Catania ogni anno. Queste costruzioni riccamente scolpite e dorate in superficie rappresentano un’arte o comunque un mestiere, ecco le candelore di Sant’Agata.
Occorre sottolineare come solo due non appartengano a nessuna corporazione e cioè: quella di Monsignor Ventimiglia e quella del Circolo Cittadino di Sant’Agata, le quali di solito aprono e chiudono il corteo dei cerei durante la processione.

La costruzione delle candelore di Sant’Agata.

Le candelore di Sant’Agata, che richiamano lo stile barocco siciliano, sono delle grosse costruzioni dorate. Ognuna di esse contiene un cero votivo dal peso di 400 o 900 chilogrammi ciascuno: perciò vengono trasportati a spalla da alcuni portantini con un andatura barcollante. Sono, inoltre, formate da quattro lati ove vengono rappresentati sia i momenti salienti della vita di Sant’Agata sia statue di santi e di angeli.

Le curiosità sulle candelore di Sant’Agata.

Quella delle candelore di Sant’Agata non è altro che un rito sacro in sostituzione di uno pagano. In particolare, la fiamma simboleggia la “Luce del mondo” in grado di squarciare le tenebre della notte.
La sfilata viene organizzata in base all’ordine di anzianità delle stesse:
– la prima a sfilare è la Canderola di Monsignor Ventimiglia del 1766, la quale fu quasi distrutta durante la guerra del 1943, per poi essere ricostruita tra il 1952 e 1984;
Le dodici candelore di SantAgata
– quella dei Rinoti apre la sfilata vera e propria e rappresenta quattro grifoni con le ali spiegate e altrettanti angeli coi simboli agatini;
– in seguito, quella degli Ortofrutticoltori viene rappresentata da una boccia a corona che gli dona un aspetto regale;
– poi, quella dei Pescivendoli è caratterizzata da una ghirlanda di fiori che la contraddistingue dalle altre;
– quella dei Fruttivendoli, invece, con le sue eleganti forme, raffigura quattro cigni;
– inoltre, quella dei Macellai risulta essere formata da una base di leoni, seguita da angeli e nicchie ornate da quattro statue raffiguranti S. Sebastiano, S. Antonio, S. Isidoro Agricola e la Madonna del Carmine;
– quella dei Pastai è l’unica che non rappresenta il martirio di Sant’Agata;
– quella dei Pizzicognoli è riconoscibile perché alla base vi sono quattro cariatidi e ai lati gli antichi gagliardetti;
– quella dei Bettolieri è quella che rappresenta i momenti più salienti del martirio della santa;
– quella dei panettieri è caratterizzata dalla presenza di due angeli che sorreggono la corona e la tuba;
– quella del villaggio Sant’Agata è alta circa 5 metri ed in cima è adornata da un grosso quantitativo di fiori;
– infine, quella del circolo di Sant’Agata rappresenta le anime del purgatorio, S. Agata, S. Euplio e l’Immacolata Concezione.

Quanto costa organizzare la sfilata delle candelore?

Nel 2018 sono stati investiti per la festa di Sant’Agata circa 438.767,23 euro suddivisi tra il contributo del comune di Catania, dell’Azienda Metropolitana Trasporti S.p.a. e di quello proveniente da varie donazioni private.
Al fine di rendere la festa unica ed irripetibile sono stati acquistati, poi, fuochi di artificio e luminarie per adornare le strade della città di Catania, essendo, in più, stati pagati anche i dipendenti comunali e le dodici associazioni delle candelore.

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