![PONTE MORANDI GENOVA](https://www.cataniablog.it/wp-content/uploads/2018/08/PONTE-MORANDI-GENOVA.jpg)
Il 14 Agosto 2018 una tragedia immane si è abbattuta sulla città di Genova, con il crollo del ponte Morandi avvenuto alle 11:35 circa, posizionato sopra il torrente Polcevera a 45 metri d’altezza nel punto più alto, tra i quartieri di Cornigliaro e Sampierdarena. Il crollo parziale del ponte ha causato la morte di 43 persone, tra automobilisti che proprio in quell’istante si trovavano a transitare sul ponte e operai dell’azienda genovese per la raccolta dei rifiuti, che in quel momento stavano lavorando in una zona ecologica situata sotto il viadotto. L’incidente ha anche causato il ferimento di 15 persone. Nel crollo sono state distrutte alcune strutture industriali come magazzini e depositi e dagli edifici abitativi circostanti, alcuni minacciati da alcune parti del ponte che adesso poggiano letteralmente sui palazzi, sono state sfollate circa 600 persone.I problemi strutturali
![I problemi strutturali ponte morandi](https://www.cataniablog.it/wp-content/uploads/2018/08/I-problemi-strutturali-ponte-morandi.jpg)
La costruzione del ponte fu portata a termine con dei costi che risultarono molto superiori rispetto a quelli prospettati in fase di progettazione. I problemi alla struttura del ponte cominciarono a manifestarsi pochi anni dopo la fine della costruzione, con evidenti segni di decadimento edilizio già negli anni settanta. I problemi principali sono da attribuire a una valutazione errata sulle proprietà del calcestruzzo, che nel tempo hanno mostrato effetti diversi da quelli previsti, creando delle deformazioni nella struttura che hanno richiesto numerosi interventi di manutenzione e rinforzo di alcune parti del ponte. La struttura era diventata inadatta anche per la quantità di veicoli in transito, che negli ultimi trent’anni erano aumentati del 30% secondo uno studio della Società Autostrade. Con le opere di manutenzione ormai necessarie quasi quotidianamente e i relativi costi di gestione che già nel 2016 erano diventati sempre più insostenibili, come dichiarato dall’ingegnere Antonio Brencich dell’Università di Genova, nel maggio del 2018 venne pubblicato un bando dalla Società Autostrade per l’inizio delle opere di adeguamento strutturale. Tutt’oggi le cause del crollo si attribuiscono ai già noti problemi strutturali del ponte e a nessuna delle figure implicate nella vicenda sono state ancora riconosciute responsabilità di colpa. Di fatto, dopo dieci giorni dalla tragedia, nessuno è stato ancora indagato.
Genova non è il solo caso: anche in Sicilia c’è un viadotto Morandi
![anche in Sicilia c'è un viadotto Morandi](https://www.cataniablog.it/wp-content/uploads/2018/08/anche-in-Sicilia-cè-un-viadotto-Morandi.jpg)
Ristrutturare o ricostruire? Questo è il dilemma
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A fronte di questa polemica e soprattutto al recente incidente di Genova, l’Anas ha cambiato idea e si è rivelata propensa all’abbattimento del ponte e alla costruzione di una via alternativa raso terra, che tra l’altro richiederebbe una quantità di fondi inferiore rispetto alla costruzione di un nuovo ponte. Questa scelta comporterebbe anche un secondo vantaggio, ambientale ed estetico, infatti, il Parco Archeologico della Valle dei Templi non sarebbe più attraversato dal viadotto Akragas, migliorando l’aspetto paesaggistico siciliano.
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