Coronavirus sicilia

Coronavirus: è attivo il Dpcm Draghi, ma la Sicilia resiste bene

 
In tempi come questi è sempre bello, per chi come noi scrive con passione e impegno, poter dare una bella notizia. In questo momento infatti la situazione della Sicilia, considerando quali sarebbero potute essere le prospettive, ci permette un prendere un respiro.

Coronavirus la situazione in Sicilia

La curva dei contagi, fermo restando qualche inversione di tendenza in alcune giornate, sta continuando a fare segnare dati sempre più bassi. Nelle ultime ore, su oltre 23.000 tamponi i nuovi positivi sono stati 519, con un tasso di positività del 2,2%. I dati del bollettino del ministero della salute evidenziano come il numero attuale dei positivi sia 22.678, un dato anch’esso in diminuizione, con 790 ricoveri di cui 120 in terapia intensiva. Queste ultime sono aumentate di due unità rispetto al giorno precedente, ma le degenze in ospedale in generale sono scese di 6. Per quanto riguarda i casi, la provincia più colpita rimane sempre Palermo con 221 casi,  mentre Catania fa segnare 128, decisamente sopra la media delle altre province – che si attestano tutte su numeri decisamente bassi. I numeri inferiori sono a Enna e Caltanissetta (14) e Trapani (11).
Coronavirus padre figlio

Coronavirus la situazione in Italia

Dati che sono estremamente confortanti, soprattutto se rapportati a quelli nazionali, dove – purtroppo per i nostri connazionali, ai quali ci stringiamo in un virtuale abbraccio – la situazione sembra decisamente più complessa. L’arrivo delle varianti ha infatti complicato una situazione già di per sé precaria, e il tutto è stato ulteriormente aggravato dai ritardi nella campagna vaccinale. Se a livello nazionale, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati superati i 3 milioni di casi di coronavirus accertati da inizio epidemia, ieri i contagi erano quasi 25.000, con un tasso di positività del 6,3%, in lieve calo (0.4) rispetto alla giornata precedente 6,7%.
Una situazione che non può fare dormire sonni tranquilli al governo, che infatti ha emanato il primo Dpcm Draghi per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Potete leggere qui testo integrale del Dpcm Draghi; noi abbiamo riportato per voi la sintesi del Dpcm estratta dalle pagine del sito del Governo, che potete anche confrontare con la bozza del Dpcm Draghi, uscita qualche giorno fa. Ricordiamo che il Dpcm sarà attivo dal 6 marzo al 6 aprile.

Il nuovo Dpcm Draghi: sintesi

ZONE BIANCHE
Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.
Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
SCUOLA
Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:

  1. nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
  2. nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
  3. nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Coronavirus scuola
MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI
Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.
Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
Coronavirus palestra
ATTIVITÀ COMMERCIALI
In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.
SERVIZI ALLA PERSONA
Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO
Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”.
A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.
TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI
È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.
 


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *