Il Convento di Savoca

Il Convento di Savoca

Nel cuore di Savoca, uno degli affascinanti borghi medievali della Sicilia, sorge il Convento dei Cappuccini, testimone secolare di fede e cultura. Fondato nel 1574 da padre Girolamo da Montefiore e padre Girolamo da Castello, il primo sito del convento fu costruito su un terreno donato da don Giovanni Coglituri, vicino alla chiesa quattrocentesca della Madonna di Loreto e dedicato a sant’Anna. Originariamente situato in località Cucco-Santa Domenica, il sito fu successivamente abbandonato per rischio di frane, spostando così il convento più vicino al centro abitato.

Il Convento di Savoca: ricostruzione e Sviluppo nel XVII Secolo

Il nuovo convento fu edificato tra il 1603 e il 1614, su un ampio terreno donato dal nobile Antonio Crisafulli. Questa struttura imponente, costruita sotto la guida del padre generale Lorenzo da Brindisi e del padre provinciale Girolamo da Polizzi, domina le valli circostanti e il centro abitato di Savoca. Il convento si articola su due piani, con la biblioteca, il refettorio e la cucina al piano terra, e venti celle per i frati al primo piano. Nel refettorio si possono ammirare affreschi del 1608 realizzati da frate Gaetano La Rosa.

Significato Culturale e Religioso

Tra il XVII e il XIX secolo, il convento fu un fulcro di cultura e formazione per la comunità di Savoca, influenzando l’educazione umanistica, scientifica e giuridica. Il convento e la chiesa annessa sono stati anche al centro delle pratiche devozionali, come la venerazione della Madonna di Loreto, soprattutto in tempi di siccità.

La Chiesa del Convento

Dedicata a San Francesco d’Assisi, la chiesa del convento contiene opere d’arte di valore inestimabile, tra cui una tela della Madonna di Loreto del Cinquecento, originariamente commissionata dai Trimarchi e attribuita ad Antonino Giuffré. All’altare maggiore è esposta una tela di Domenico Guargena che rappresenta la Madonna e il Bambino con san Francesco e santa Chiara, dipinta nel 1661.

Cripta dei Cappuccini e le Mummie

La cripta, realizzata agli inizi del Settecento, conserva 37 mummie di notabili locali, imbalsamate secondo antiche tecniche che i cappuccini potrebbero aver appreso in Sud America. Queste mummie sono state oggetto di studio e hanno attirato l’interesse di intellettuali e studiosi, offrendo uno spaccato unico sulla storia sociale e culturale siciliana.

Conservazione e Futuro

Nonostante gli eventi storici che hanno visto il convento incamerato dal Regno d’Italia nel 1866 e successivamente ricomprato dai frati, il convento oggi è ben conservato e gestito da un’associazione religiosa che lo rende disponibile per gruppi e villeggianti. Un ampio orto, parte del quale è stato trasformato in parco comunale nel 1990, testimonia ancora oggi l’impegno dei frati nel sostentamento tramite l’agricoltura.

Il Convento di Savoca rimane un monumento storico di grande rilevanza, che continua a raccontare la ricca storia religiosa e culturale del borgo attraverso i secoli.


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