Laura Salafia

L’addio a Laura Salafia: Una Vita di Resilienza e Speranza

Giorno 16 Ottobre, a Catania, all’età di 47 anni, è scomparsa Laura Salafia. Nel 2010, Laura era stata vittima di una sparatoria in piazza Dante dopo aver sostenuto un esame di Letteratura spagnola. Mentre camminava verso casa con alcune amiche, fu colpita da una pallottola alla schiena che le provocò una lesione al midollo spinale, rendendola tetraplegica per il resto della vita.

La Vita di Laura Salafia: Una Storia di Determinazione e Coraggio

Nata a Siracusa il 5 giugno 1976, Laura aveva trascorso la prima parte della sua vita a Sortino. Aveva ottenuto il diploma al liceo scientifico sperimentale di Lentini e successivamente era laureata all’istituto magistrale “Quintiliano” di Siracusa. Nel 2003 si trasferì a Padova per insegnare alle scuole elementari statali, ma tornò a Catania nell’autunno del 2006 per completare gli studi universitari in Lettere moderne, che aveva iniziato nel 2000. Nel 2010, il tragico incidente che le cambiò la vita.

Il 27 ottobre 2011, il tribunale di Catania condannò Andrea Rizzotti, un ex impiegato comunale, a 18 anni di reclusione per il colpo di pistola che colpì Laura 13 anni fa. In seguito, la condanna fu ridotta a 16 anni e mezzo in appello. Nel 2021, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le conferì il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica per il suo impegno sociale e civile. Più di recente, il 9 giugno scorso, l’Università di Catania le aveva conferito la laurea magistrale honoris causa in Filologia Moderna, realizzando così il suo sogno di conseguire una seconda laurea dopo quella in Lingue.

Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha dichiarato: “Laura è stata un esempio per tutti noi. Con la sua forza ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere. Nonostante la sofferenza, la fatica e le difficoltà, Laura ha amato la vita e tutte le persone che le sono state vicine, compresa la nostra comunità accademica.”

Laura Salafia aveva vissuto a Catania per gli ultimi 13 anni, continuando a ricevere cure mediche. La salma è stata portata a Sortino, il suo paese d’origine, come desiderato dai parenti. La sua storia è stata un esempio di resilienza e forza di volontà, ispirando coloro che l’hanno conosciuta.


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