Palazzo Tezzano

Il settecentesco Palazzo Tezzano a Catania

Palazzo Tezzano: storia ed origini

Nel centro di Catania a nord di Piazza Stesicoro contornato dai resti dell’antico anfiteatro Romano e dal Palazzo della Borsa di epoca fascista si erge il settecentesco Palazzo Tezzano il cui nome prende origini dal suo primo proprietario il conte nonchè medico Niccolò Tezzano che nel 1709 a sue spese decise di erigerlo sulle sue terre a cura dell’ Architetto Alonzo di Benedetto.

Le molteplici vite del Palazzo Tezzano:

Ospedale San Marco Catania

dalle sue origini il palazzo ha visto alternarsi al suo interno prima l’ospedale San Marco, trasferitosi nelle sue mura a seguito del terremoto che colpi duramente Catania nel 1693, poi successivamente in seguito alle disastrose condizioni economiche dell’ospedale una parte fu affittata agli uffici dell’intendenza borbonica per ospitarvi l’archivio di stato civile. Nel 1844 poi vi trovarono sede la procura generale e la cancelleria penale, successivamente il tribunale, che dopo i moti borbonici, restò in sede fino al 1953.
Oggi si può ammirare la sede dell’archivio Ceramografico dell’Università degli studi di Catania che vanta migliaia di schede di riproduzione di vasi attici di tutta l’Europa.

Le meraviglie del Palazzo:

Palazzo Tezzano Cortile

Attraverso il suo maestoso portone sovrastato dall’imponente balcone e dall’orologio tutto rigorosamente in stile barocco si accede all’enorme cortile centrale che fa da contorno a tutta la struttura. La facciata principale è caratterizzata da finte colonne in pietra che oltre ad innalzare verso l’alto la visuale della struttura la suddividono in 5 aree ben divise con una semplice distinzione cromatca contrastando il grigio basalto delle mura.

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Una risposta a “Il settecentesco Palazzo Tezzano a Catania”

  1. Avatar riccardo raneri
    riccardo raneri

    Struttura di notevole interesse storico,ma nessuno ricorda di essere stata sede di una Scuola Media di Istruzione Secondaria di Primo Livello intitolata a Luigi Pirandello da me frequentata tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso.

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