Sicilia zona rossa

Sicilia zona rossa: adesso è ufficiale

Sicilia zona rossa: l’isola chiude tutto

La Sicilia sarà zona rossa a partire da oggi. La tenue speranza che la nostra regione potesse rimanere di colore arancione si è dunque completamente spenta.

Il ministro Speranza ha dunque accolto la richiesta del nostro presidente della Regione Musumeci, il quale già una settimana fa aveva richiesto il passaggio dell’isola a zona rossa (ne avevamo parlato qui).

Musumeci ha quindi dichiarato: “Ho appena firmato l’ordinanza con la quale si recepisce il Dpcm e quindi la condivisione che il ministero Speranza ha voluto fare della nostra richiesta d’istituire in tutta la Sicilia la zona rossa”. Questo perché, appunto, “i dati sono allarmanti e purtroppo non c’è altra soluzione” in quanto “non si può giocare con la vita e la salute delle persone”.

Sicilia zona rossa: cosa cambia?

La Sicilia è dunque zona rossa a partire dalla mezzanotte di oggi e lo rimarrà per due settimane – fino a domenica 31 gennaio.

Ancor di più, Musumeci ha previsto un inasprimento delle condizioni dettate dal Ministro Speranza, in virtù della gravissima situazione in cui versa l’isola.

La normale zona rossa infatti prevede, fra le altre cose, la possibilità di fare visita a parenti e amici fintanto che si viaggia in due in macchina (o se accompagnati da minori di 14 anni). Una possibilità che non figura nell’ordinanza del presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza.

[link al testo integrale]

Le misure della zona rossa nazionale prevedono infatti per gli spostamenti la possibilità di muoversi per motivi di lavoro, salute o necessità tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, all’interno dello stesso Comune, verso una sola abitazione privata.

Oppure, per gli abitanti dei Comuni fino a 5.000 abitanti, ci si può spingere fino 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

In Sicilia invece pare vigerà il divieto non solo per gli spostamenti fuori dalla regione e all’esterno del proprio comune (fatto salvo che per le tre motivazioni sopra menzionate), ma anche all’interno del proprio comune non si potrà circolare, né a piedi né con qualsiasi mezzo, privato o pubblico che sia.

Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).

Per quanto riguarda le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza – stessa cosa vale per l’università.

Chiuse da ormai molti mesi palestre, piscine e circoli, in queste settimane rimaranno con le serrande abbassate tutti i negozi eccetto gli alimentari e quelli di prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, lavanderie, parrucchieri e barbieri.

Chiusi inoltre bar e ristoranti, che potranno effettuare solo asporto e domicili.

Una decisione durissima, che avrà conseguenze pesantissime sulla già gravata economia dell’isola – e sulla quale il web, ironizzando, ha ben individuato i reali colpevoli.

Sicilia zona rossa meme

(crediti a un anonimo genio)

Il dubbio amletico delle visite in Sicilia

Come detto, Musumeci ha disposto che siano vietati anche gli spostamenti verso una sola abituazione privata nei limiti di due persone (accompagnate al massimo da un

minore di 14 anni) e solo una volta al giorno, per fare visita a parenti e amici, diversamente da quanto previsto dal Dpcm.

Nelle ultime ore tuttavia, come se già non bastassero quelli naturalmente connaturati alla situazione, sono insorti moltissimi dubbi a causa di alcune dichiarazioni rilasciate dal governatore nel corso di una conferenza, che aprivano uno spiraglio sulla visita a parenti stretti, in particolare ai genitori e ai figli.

Inutile dire che queste affermazioni hanno contribuito a popolare il web di una serie di ipotesi, ricostruzioni e supposizioni, mentre filologi e investigatori cercavano di ricostruire le parole di Musumeci alla luce di quanto precedentemente affermato o di confutarlo sulla base di esso.

Il nostro suggerimento è di aspettare che si faccia luce sul “caso” tramite le parole del governatore stesso, rinunciando a come interpretazioni, in un senso o nell’altro.


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