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Sicilia zona arancione: ancora niente giallo per l’isola

Niente da fare: la Sicilia resta zona arancione e adesso la vicenda si tinge un attimo di giallo. Quasi tutta l’Italia ormai è infatti in zona gialla – rimangono arancioni praticamente solo la Sicilia e la Valle d’Aosta. Anche Calabria, Puglia, Sardegna e Basilicata rientrano nella zona gialla stando alle indicazioni del ministro Speranza.
La motivazione sarebbe riconducibile ancora una volta all’indice Rt (ma non doveva essere utilizzato un nuovo parametro?) che tuttavia è inferiore a 1 – il valore che impone la zona arancione – e si attesta a 0.89.
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Sicilia zona arancione: le dichiarazioni di Brusaferro, presidente dell’ISS

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia ha così interpretato i dati: «La curva in Italia è in decrescita mentre in altri paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione. La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana in tutte le regioni e province autonome è registrata una decrescita».
E ha ancora aggiunto «Confrontando gli ultimi 14 giorni con i 14 giorni precedenti in tutti i contesti regionali e delle province autonome abbiamo una decrescita. Se guardiamo le incidenze parliamo di un’incidenza calcolata secondo dati Iss a 127 casi per 100mila abitanti in 7 giorni» laddove in precedenza «erano 146 casi per 100mila in 7 giorni. Per il flusso dati ministero, che risale alla giornata di ieri siamo a 123 casi per 100mila rispetto ai 148 per 100mila della settimana precedente. E’ comunque rilevante che i due dati sono coerenti nel mostrare questo trend di decrescita. Da questa settimana  teniamo conto dei dati aggiornati da Istat sulla popolazione del Paese. Quindi ci sarà qualche cambio del denominatore».
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Sicilia zona arancione: le dichiarazioni di Musumeci

Vagamente laconiche le parole di Musumeci, che rimarca come la zona arancione sia un giallo: «Le altre regioni erano state arancioni prima di noi. Quindi nulla di particolare. Fa rabbia sapere che sostanzialmente noi dovremmo essere in zona gialla. Il nostro Rt è inferiore all’uno. Ma come mi ricordava ieri il ministro Speranza devono passare 15 giorni dal Dpcm che dichiarava arancione la regione. Dovremmo comunque essere ormai all’ultimo miglio se non ci saranno focolai nel corso della prossima settimana»
Una situazione che lascia spiragli aperti, spiragli necessari visto l’incendiarsi di diverse proteste lungo tutto il territorio. Musumeci rimane però positivo: «Sono convinto  che prevarrà il senso di responsabilità da parte di tutti. In ogni caso, lo ricordo, a decidere il colore non è Palermo, ma Roma.»
Tuttavia il presidente fa presente come in Sicilia l’emergenza non sia ancora passata, anzi: sale a 24 il numero delle zone rosse. « Oggi ho dichiarato altre due zone rosse. (Maniace e Riesi, ndr) Sono utili perchè evitano il diffondersi del contagio. Bastano 20 focolai nell’Isola per comprometterne la progressione di colore. E quindi dobbiamo stare tutti attenti e sentirci mobilitati. Capisco e comprendo lo stato d’animo degli operatori economici, accanto ai quali mi sento. Abbiamo ottenuto già da Roma il disco verde per i 250 milioni a sostegno delle imprese colpite dal Covid, e abbiamo attivato l’Irfis e l’assessorato alle attività produttive perchè si possano ridurre gli ostacoli burocratici».
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Musumeci si vaccina: Astra Zeneca per il governatore della regione

Intanto però il presidente della Regione Musumeci ha ricevuto la prima dose del siero Astra Zeneca nell’hub di Catania. Era stato lui stesso ad annunciarlo con una frase che lasciava poco scampo ai dubbi: «Mi vaccino e faccio AstraZeneca».
«Ho ricevuto – ha detto subito dopo – la prima dose del vaccino: AstraZeneca naturalmente. Sono contento di essere entrato anch’io nel novero dei siciliani che si avviano verso la totale immunizzazione. Spero che questa mia azione possa essere condivisa da quanti si trovano nelle mie stesse condizioni. Stiamo combattendo battaglie durissime per abbassare l’età dei cittadini ammessi al vaccino e siamo finalmente arrivati anche nelle isole minori. Andiamo avanti, perché dobbiamo uscire il prima possibile da questo tunnel. E sono convinto che ce la faremo».


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