Risotto allo zafferano

Risotto allo zafferano

Risotto allo zafferano: storia, ricetta e curiosità. Lo sapevi che lo zafferano è un antidepressivo naturale?
Dorato, profumato ed invitante: è il risotto con lo zafferano, la mitica spezia gialla preziosa quanto l’oro.
Questo piatto, ottimo per queste giornate fredde, è originario della Lombardia e può esser consumato così o vi si possono aggiungere altri ingredienti per arricchirlo. Leggenda vuole che nel 1574, il mastro vetraio belga Valerio di Fiandra, che lavorava alla Cattedrale dedicata a Maria Nascente, si vide servire alle nozze della figlia un piatto di riso tinto di giallo. Egli pensò subito ad uno scherzo poiché egli usava lo zafferano come colorante nel suo lavoro. Comunque il risotto piacque a tutti e pare che così sia nata questa pietanza.
Attenzione: non è il risotto alla milanese, perché in quello ci va il midollo dell’osso buco!

Risotto allo zafferano: ingredienti

  • 500 gr. di riso
  • 1 bustina di zafferano
  • 1 cipolla piccola
  • brodo qb
  • olio evo qb
  • vino bianco qb (facoltativo)
  • parmigiano o burro (facoltativi)

Risotto allo zafferano: procedimento
Per preparare il risotto allo zafferano per prima cosa occorre tritare la cipolla e farla rosolare nel tegame con poco olio evo. Quando la cipolla è dorata si versa il riso per farlo tostare (mescolare continuamente e velocemente).
Si aggiunge ora il vino bianco, poco, o direttamente il brodo di dado (un litro almeno). Mescolare e coprire.
A dieci minuti dal termine della cottura aggiungere lo zafferano e mescolare per bene.
A cottura ultimata si può aggiungere del parmigiano se gradito o una noce di burro, far mantecare tre minuti e servire.

Risotto allo zafferano: curiosità sullo zafferano

zafferano
In pochi sanno che lo zafferano, dalla parola aṣfar ovvero giallo, è forse l’alimento attualmente più caro del mondo ed il più quotato. Come pochi sanno che lo zafferano è una cura naturale contro lo stress, l’ansia, l’insonnia e la depressione (non superare la dose di 1 gr al giorno). Si può aggiungere ai cibi, ci si può fare una tisana o si possono assumere degli integratori, appena usciti in commercio.


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