Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci

Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci

La Riserva Naturale Orientata Monti Carcaci è un’area protetta, gestita dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali e istituita con Decreto regionale n. 480 del 25 luglio 1997. Situata a pochi chilometri dai comuni di Prizzi e di Castronovo di Sicilia, nel Palermitano, ha un’estensione complessiva di 1437,87 ettari ed è dominata dal Monte Carcaci (1196 metri) e dal rilievo Pizzo Colobria (1000 metri). Attraversata da numerosi corsi d’acqua e da piccoli stagni temporanei, tipici delle aree pianeggianti, la riserva naturale si contraddistingue per un paesaggio ricco di rocce risalenti all’era Quaternaria.
Il territorio, caratterizzato da marne e calcari, condiziona sensibilmente la vegetazione nonché il clima. Si distinguono infatti numerosi boschi, ambienti rupestri, arbusteti, praterie, boscaglie naturali. Come in un dipinto olio su tela, le diverse masserie risalenti al XVII-XVIII secolo, con le loro poderose cinte murarie e le solide strutture, sono ormai parte integrante del caratteristico paesaggio.

La vegetazione della Riserva

monte carcaci

La Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci conserva orgogliosamente la vegetazione forestale nativa. Il sottobosco è molto ricco e, non a caso, è possibile ammirare un gran numero di alberelli e arbusti tipici del territorio siciliano, come l’Orniello (una variante del Frassino), l’Asparago spinoso, il Perastro, il Biancospino, il Pungitopo, il Leccio, l’Acero campestre o il Sorbo. La riserva, inoltre, è dominata da siepi di Rosa canina, di Caprifoglio mediterraneo, di Rovo comune e da alberi d’alto fusto come i Cipressi, i Pini, il Pioppo nero, l’Eucalipto, il Salice dorato e quello bianco. Lungo i corsi d’acqua fanno la loro comparsa le Lingue d’acqua e la Mestolaccia comune.

La fauna della Riserva

Gli ambienti della Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci ospitano tante specie animali tra cui spiccano il Coniglio selvatico, la Volpe, la Martora e l’Arvicola del Savi (o topo del cardi), un mammifero che per aspetto è molto simile al criceto e che predilige le aree pianeggianti, i campi coltivati e i giardini dal suolo profondo e soffice. Il simpatico animale, infatti, ama scavare lunghe gallerie dalla struttura complessa ed articolata, provviste di diversi ingressi verso l’esterno. Oltre a fornire un riparo sicuro, sono un ottimo nascondiglio dai predatori. Tra gli uccelli compaiono i Merli, i Fringuelli, il Verdone, il Verzellino, lo Scricciolo, il Picchio rosso (specie poco diffusa nelle terre siciliane e che vive sotto le cortecce degli alberi). La riserva è altamente popolata dai rapaci come il Falco lanario, il Falco pellegrino, il Gheppio, la Poiana, lo Sparviere e il Nibbio bruno o acrobata dell’aria. Tra i rettili invece si distinguono la Vipera, il Colubro liscio e il Biacco. Le sorgenti d’acqua costituiscono l’habitat naturale preferito dalla Rana verde e dal Rospo comune.

Come arrivare alla Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci

Riserva Naturale Orientata

La Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci può essere raggiunta da Palermo attraverso l’autostrada A19 PA-CT, prendendo l’uscita per Villabate. A questo punto, bisogna immettersi nella SS 121, scorrimento veloce Palermo-Agrigento, e percorrerla fino allo svincolo per Lercara Friddi. Imboccare la Strada Statale 188 per Prizzi e a poche decine di metri, superata la Portella San Francesco, prendere la SS 36 bis per Borgo Riena. Sulla sinistra si trova il sentiero per raggiungere la riserva naturale, seguendo le indicazioni per il Demanio Colobria. In ogni caso, il navigatore satellitare è in grado di fornire informazioni chiare per raggiungere la meta.

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