parcheggio scambiatore a piazzale sanzio

Parcheggio scambiatore a piazzale Sanzio, al via i lavori

Ci sono voluti quattro lunghissimi anni per vedere soltanto l’inizio. Ieri sono cominciati in piazzale Raffaello Sanzio i lavori che porteranno a realizzazione del parcheggio scambiatore, del parco a verde e della viabilità relativa all’area circostante. All’inizio dei lavori erano presenti Roberto Bonaccorsi, in qualità di sindaco facente funzioni, con gli assessori comunali Michele Cristaldi, Pippo Arcidiacono e Sergio Parisi. Presente inoltre il direttore generale di Ferrovia Circumetnea Salvo Fiore.

La previsione era che il progetto, finanziato con 8,3 mln dalla Regione siciliana, avrebbe preso avvio a gennaio 2022. Ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e così si è giunti sino alla data di ieri. Pensare che tale lavoro era stato uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione Pogliese, rivendicata dall’assessore alla mobilità Arcidiacono come la «prima grande opera pubblica dell’amministrazione Pogliese».

Il parcheggio rappresenterà uno snodo nuovo e fondamentale per la città metropolitana. Sarà infatti possibile lasciare l’auto a piazzale Sanzio avvalendosi di un sistema di tariffazione integrata favorevole per l’utenza. Una volta lasciata l’auto, ci si potrà avvalere di uno dei sempre disponibili bus per spostarsi in centro.

camion parcheggiati

L’impatto sarà favorevole non solamente per le economie di coloro che lo sfrutteranno, specialmente alla luce dei recenti rincari sui carburanti. Permetterà inoltre di alleggerire il peso specifico del traffico sulle principali vie di Catania, e limiterà inoltre le emissioni inquinanti dovute appunto alla circolazione di autoveicoli.

Parcheggio scambiatore a piazzale Sanzio, il progetto da realizzare

Eppure, il nuovo progetto dedicato a Piazzale Sanzio sarebbe una risorsa sicuramente valida per Catania, da sempre alle prese con l’endemica carenza di parcheggi. Una problematica, questa, che si riflette sulla mobilità della cittadina e alla quale nemmeno iniziative alternative, come quella del car sharing, hanno potuto ovviare. Anche per questo, l’area di sosta scambiatore “Sanzio”, che nel progetto prevede 315 stalli per auto e 12 bus, era stato riprogettato per semplificare la mobilità e la circolazione. A tale scopo è prevista l’eliminazione del semaforo a tre cicli, con l’intento di ridurre i rischi per pedoni e automobilisti all’interno del nuovo piano viario del progetto. Nel nuovo assetto viario è previsto di rivedere anche la zona che collega piazza Michelangelo a via Vincenzo Giuffrida.

Previste nel piano di realizzazione anche due zone con copertura “a vela”. Queste ultime sono pensate per proteggere dalla pioggia e al contempo offrire delle zone d’ombra, pensate per resistere efficacemente alle intemperie. Una di queste sarà collocata proprio in corrispondenza dall’area giochi, mentre l’altra nella zona del capolinea Amt.

parcheggio disabili

Sebbene vi siano ancora molti passi da fare per raggiungere la meta, la strada è tracciata. La gara d’appalto è stata vinta in via telematica dal Consorzio stabile Agoraa di Tremestieri Etneo. La somma è stata quella di 3,657 milioni di euro, con un ribasso del 29,92 % sulla base d’asta. I lavori secondo il capitolato d’appalto dureranno al massimo 18 mesi.

Falcone: «Parcheggio scambiatore farà crescere Catania»

Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, in occasione dell’inizio dei lavori, non ha lesinato parole d’orgoglio per l’avvio dell’importante progetto. «La sinergia tra Regione Siciliana e Comune di Catania ha dato prova di efficienza e capacità nell’interesse dei cittadini sbloccando un’altra opera pubblica nel capoluogo etneo».

«Da almeno due lustri – ha precisato Falcone – si attendeva l’avvio di questi lavori. Lavori per cui il governo Musumeci ha impegnato nel complesso oltre sette milioni di euro all’interno del più ampio Piano Parcheggi per le Città metropolitane di Sicilia per un totale di 100 milioni. La realizzazione del parcheggio scambiatore concorrerà alla crescita dell’intermodalità del trasporto pubblico a Catania e nell’hinterland. Auspichiamo che ciò favorisca l’abbandono dell’auto privata e l’abbattimento dei volumi di traffico». 


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