Fontana dei Delfini catania

La Fontana dei Delfini a Catania

Catania è una città che ha molte bellezze più o meno nascoste da offrire ai suoi visitatori. È sicuramente utile avere una guida per riuscire a non perdersi nessun tesoro. Sia che si abbiano a disposizione un weekend o molti giorni, sicuramente non si potrà evitare di imbattersi in una delle numerose fontane che costellano le piazze cittadine. Una delle più famose e amate è sicuramente La Fontana dei Delfini, una tappa obbligatoria per chiunque passi in zona, soprattutto la sera.

Storia

La Fontana dei Delfini di Catania fu costruita agli inizi del diciottesimo secolo sul progetto realizzato dall’architetto Giovanni Battista (Giambattista) Vaccarini, celebre architetto siciliano dell’epoca, noto esponente del tardo barocco siciliano, famoso e celebrato anche per le altre sue opere presenti a Catania come la Piazza del Municipio, il Palazzo Senatorio e la facciata della cattedrale di Sant’Agata, patrona della città. Inizialmente la fontana fu collocata nel giardino del chiostro della Chiesa della Badia di Sant’Agata, anch’esse realizzata dal Vaccarini. A partire dal 1800 venne prima divisa e conservata nel giardino Bellini, e in seguito riassemblata e traslata in Piazza Vincenzo Bellini (sua attuale collocazione) solo nel 1952. Nello stesso anno vennero restaurati i due delfini del Vaccarini, e il restauratore, lo scultore Salvatore Giordano, ne aggiunse altri due fatti a copia esatta di quelli originali, nei due lati opposti un tempo spogli. La fontana si trova proprio di fronte al teatro massimo Vincenzo Bellini, dedicato al compositore catanese, una delle sale teatrali più importanti del mondo, e non lontano dal porto e da altri monumenti (tra cui fontane) celebri e meritevoli di visita in città.
La Fontana, come molte altre opere nel catanese, è realizzata in pietra bianca, tipica della zona della Val di Noto.

La Fontana dei Delfini oggi

fontana dei delfini

La vasca circolare poggia su un basamento di tre gradini e si trova al centro della Piazza, circondata dalla strada di sampietrini decorati. Su una base a quadrifoglio sono posti i quattro delfini, in realtà dall’aspetto più simile a quello di un tritone mitologico che a quello dei delfini a cui siamo abituati, ma molto in voga nel Settecento. Le code sono sollevate e appoggiate su di un globo retto da un basamento a torre. L’acqua fuoriesce sia dalle bocche semiaperte dei quattro delfini, sia dalla cima della sfera posta sopra di loro e zampilla armoniosa dentro la vasca di raccoglimento, sul cui bordo sono posti dei faretti per l’illuminazione notturna. La vista della Fontana dei Delfini che si erge davanti allo sfondo del teatro massimo Bellini è davvero suggestiva, e vale davvero la pena del viaggio, soprattutto con l’illuminazione notturna che l’avvolge di un’aura unica. All’interno di Piazza Bellini è anche possibile alloggiare presso un hotel o sedersi a gustare un caffè o un gelato nei dehor esterni di diversi locali, godendo della vista sul teatro e sulla fontana, che valgono da soli il prezzo della consumazione.
Nel 2015 la fontana fu vandalizzata da alcuni ragazzi che fecero delle scritte con una bomboletta spray rossa sul fianco della vasca, atti ignominiosi a cui la città non è nuova. Nello stesso anno due lastre del contorno furono divelte e usate come recipienti per l’immondizia e i gradini distrutti, dimostrando ancora una volta grave mancanza di educazione e rispetto per i beni comuni. Entrambi i danni, per fortuna non irreparabili, sono stati sistemati dall’amministrazione comunale nel giro di qualche mese, restituendo la fontana alla città come la merita.

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