comune di grammichele

Comune di Grammichele: Le 5 cose da visitare

Grammichele è un comune di poco più di 13.000 abitanti in provincia di Catania, nel cuore della splendida Val di Noto. La sua fondazione risale all’Aprile del 1693, anno in cui uno spaventoso terremoto distrusse la cittadina di Occhiolà, oltre a diversi altri centri limitrofi. Fu così che i pochi superstiti della zona chiesero ausilio al Principe Carlo Maria Carafa Branciforti, uomo di grande cultura e umanità, che provvide immediatamente ad inviare loro soccorso ed a farli successivamente condurre nel Feudo di San Michele, luogo in cui avrebbe eretto la nuova città. Fu il sovrano stesso, con l’aiuto dell’architetto Michele da Ferla, a lavorare al progetto urbanistico, con una visione per il tempo assai rivoluzionaria: costruire una città esagonale.
Esagonale è la piazza principale, così come esagonale è l’intero perimetro di Grammichele, tanto che ancora oggi viene appellata la “Città dell’Esagono”.
Il principe aveva così a cuore il nuovo progetto che a soli 3 mesi dal terremoto, accompagnato da tutto il popolo e dal festoso suono di trombe e campane, posò la prima pietra del nuovo centro.
L’antica Occhiolà è divenuta oggi un importante sito archeologico inserito in uno splendido contesto naturalistico con incantevole vista sulla valle, assolutamente da non perdere nel corso dell’itinerario turistico alla scoperta di Grammichele.
 
CINQUE COSE DA VEDERE NEL COMUNE DI GRAMMICHELE

Piazza Carlo Maria Carafa

Comune di Grammichele Piazza Carlo Maria Carafa
La Piazza è il cuore pulsante della città, il centro di forma esagonale attorno al quale si snodano cinque arterie anulari e dal quale si diramano altre sei arterie perpendicolari alle prime. La forma può apparire a prima vista semplice, ma approfondendone l’osservazione si rivela complessa e ricca di significati. E’ in Piazza Carlo Maria Carafa che si trovano i principali punti di interesse della città.

La Statua di Carlo Maria Carafa

la statua di carlo maria carafa grammichele
La statua, forgiata in bronzo da Guarrera come simbolo di gratitudine popolare verso il fondatore della città, ne rappresenta l’effigie. E’ alta due metri e sostenuta da una base che, con i suoi sei gradini (e qui ritroviamo il numero prediletto del Principe), raffigura le sei basi della conoscenza: filosofia, religione, scienza, politica, lettere e arte.
Anche la posizione delle gambe è particolarmente simbolica: tra la gamba sinistra (che risulta essere quasi come ferma nel vecchio centro di Occhiolà) e la gamba destra (allungata invece in avanti verso la nuova città di Grammichele), rimane uno spazio vuoto, a simboleggiare quello lasciato dal terremoto.

Il Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale grammichele
All’interno del Palazzo Comunale, terminato a fine Ottocento dall’architetto Carlo Sada, troviamo il Museo Civico, ricco di reperti archeologici dell’antica Occhiolà, tra i quali le particolari statuine del presepe.
All’interno del Museo è inoltre possibile ammirare la lavagna di ardesia sulla quale il Principe incise il piano urbanistico.

La Meridiana

La Meridiana grammichele
L’orologio solare, realizzato dal Dott. Brich e collocato nella Piazza Principale, è uno dei più grandi al mondo. E’ costituito da una statua di bronzo raffigurante un uomo inginocchiato e attorniato da una serie di cerchi, come a simboleggiare il suo essere imprigionato nel proprio tempo.

La Chiesa Madre

Comune di Grammichele Piazza Carlo Maria Carafa 1
La Chiesa Madre, dedicata ai Santi patroni Michele e Caterina, è un capolavoro dell’architettura. Progettata da Andrea Amato nella prima metà del Millesettecento e ultimata nella sua parte superiore da Carlo Sada, è costruita in stile barocco. All’interno della chiesa troviamo una tipica disposizione a croce latina e a 3 navate. Di particolare effetto la cupola che si innalza a 39 metri dal suolo.

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