Fallimento Catania calcio

Calcio Catania – Fidelis Andria: una vittoria di sostanza

Non potevamo inaugurare meglio questa nuova rubrica di Cataniablog.it dedicata alla squadra della nostra città. Una vittoria smagliante, quella degli uomini di Baldini: verrebbe da dire “buona la seconda”. Già, perché la prima uscita del Calcio Catania era stata tutt’altro che brillante, un secco 3 a 0 subito in casa del Monopoli che aveva spinto il tecnico Baldini a dire « il nostro campionato parte con la Fidelis Andria».
Massimino catania
In tal caso, non si può che valutare come vincente l’esordio del Catania, che vince e convince; convincono soprattutto le scelte del tecnico, che rischia il tridente con Ceccarelli e Russotto sugli esterni, affidando però il centro dell’attacco a Šipoš. Una fiducia ricompensata, indubbiamente, dato che è stato proprio l’attaccante croato a realizzare la doppietta che ha permesso alla squadra etnea di festeggiare la prima vittoria del campionato di serie C, dove – in attesa delle altre partite – occupa al momento il sesto posto.

Catania – Fidelis Andria: il tabellino

CATANIA (4-3-3): Stancampiano; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Pinto; Provenzano (81′ Izco), Maldonado (81′ Greco), Rosaia (67′ Biondi); Ceccarelli (59′ Russini), Russotto, Šipoš (67′ Moro). A disp.: Sala, Albertini, Zanchi, Ropolo, Pino, Cataldi, Izco, Bianco. All. Baldini.

ANDRIA (3-5-2): Dini; Fontana (46′ Venturini), Lacassia, Sabatino (60′ Alberti); Benvenga, Casoli, Bonavolontà (26′ Di Noia), Bolognese, Carullo (77′ Nunzella); Bubas, Favetta (46′ Tulli). A disp.: Vandelli, De Marino, Borcin, Dipinto, Gazzillo, Gaeta, Pelliccia, Spano. All. Panarelli.
ARBITRO: Di Cairano di Ariano Irpino (Massimino-Lattanzi).
MARCATORI: 8′ Sipos, 45′ Sipos
NOTE: ammoniti: Bolognese, Di Noia, Rosaia, Russotto, Venturini, Greco.

Catania – Fidelis Andria: la sintesi

Una partita viva, che non ha mancato di offrire un bello spettacolo a chi ha raggiunto il Massimino per tifare i propri beniamini. E proprio per i padroni di casa è arrivata la primissima occasione, con un bel sinistro di Ceccarelli respinto da Dini. Poi due fiammate d’orgoglio del Fidelis Andia, prima con Casoli che calcia alto dalla distanza dopo il disimpegno errato di Maldonado e poi col velleitario tiro di Benvegna, dissinescato senza difficoltà da Stancampiano.
Massimino
Ma come nella più classica delle tradizioni calcistiche, per cui mancare un affondo espone al rischio di una stoccata avversaria, è il Catania a passare in vantaggio già al 9 minuto. L’assist da grande distanza di Ceccarelli è preciso e Šipoš è impietoso nel trafiggere Dini con un bel destro. Si scatena la festa sugli spalti del Catania, mentre in campo si apro qualche spazio – con gli ospiti un po’ colpiti dal gol e un po’ costretti a rischiare, anche a rischio di esporsi al contropiede degli uomini di Baldini.
Anche dopo il gol è Ceccarelli-show: non contento del lancio al bacio per il gol del vantaggio, prima l’ala romana si invola verso la porta e costringe Sabatino alle brutte maniere (ma l’arbitro lo grazia, forse con troppa superficialità). Poi il suo rasoterra viene bloccato da Dini. Bisognerà attendere il 19′ perché l’arbitro estragga il primo giallo, all’indirizzo di Bolognese per fallo al limite dell’area su Pinto. Sulla punizione assegnata per il fallo, Russotto regala ai tifosi l’illusione del gol, ma la palla si spegne sull’esterno della rete.
Nel frattempo, gli ospiti non riescono a impensierire Stancampiano (da notare solo un tiro centrale di Casoli al min. 21). Anzi, a discapito del gol subito, continuano a proporre un calcio molto conservativo, con una squadra molto chiusa. Una situazione che si cronicizzerà nella seconda metà della partita e renderà il match meno divertente e più giocato sulle corde.
D’altronde, il modulo adottato (un 3-5-2 molto “italiano” nella sua concezione) e i suoi interpreti hanno portato l’Andria a una rocciosa difesa nello scorso campionato, quindi è possibile che il gol in avvio abbia certamente scombinato i piani tattici degli ospiti – che però, va detto, non hanno saputo riorganizzarsi tempestivamente. Anzi: il nervosismo sale in campo e gli ospiti rischiano di rimanere anche in 10, con Di Noia (subentrato al posto del dolorante Bonavolontà) che colpisce al volto Pinto e viene sanzionato con un cartellino giallo. Un rischio che poteva tradursi anche in un rosso e compromettere definitivamente la gara.
Gara che si inclinerà comunque definitivamente a favore del Catania al 46′: l’errore difensivo di Fontana, che fornisce l’assist all’attaccante del Catania, è fatale. Ancora una volta Šipoš non si fa pregare e raddoppia.
Il secondo tempo è molto più avaro di emozioni e si trascina sino alla fine quasi senza grandi sussulti. Tante le sostituzioni e le ammonizioni; da segnalare al minuto 21 l’errore di Monteagudo non sfruttato da Alberti che tira alto e i due tentativi di Russotto intorno alla mezz’ora della ripresa, ambedue sventati da Dini.
Il Catania chiude col due a zero e si assicura i primi tre punti di questo campionato; una buona notizia per tutti noi tifosi rossazzurri.


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