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Buccheri “capitale” dell’olio

Esistono le meravigliose sorprese e le altrettanto meravigliose riconferme. Quando si parla di Buccheri non si può certo pensare a una sorpresa, specialmente quando si parla dei suoi prodotti. Già in passato la città era stata premiata con numerosi riconoscimenti per il suo olio. In particolare, Buccheri era già stata premiata, per tre sue aziende olivicole, durante la 13ª edizione di Sol d’Oro occorsa nel 2015. Un riconoscimento a livello internazionale, su iniziativa di Veronafiere, che premia i migliori olii extravergine di oliva di qualità a livello mondiale.

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In quel caso a essere premiate furono, con le rispettive categorie, tre aziende proprio del siracusano che si attestarono per la qualità del loro prodotto. Per il fruttato medio vinse l’Azienda Agricola La Tonda. Per il fruttato intenso l’Azienda Terraliva e infine per il Monovarietale l’Azienda Agrestis. «A dispetto dell’annata meterologicamente non felice – aveva affermato Nino Caleca, allora assessore Regionale dell’Agricoltura – gli oli extravergine di oliva siciliani si affermano e ottengono meritati riconoscimenti a livello internazionale.»

Buccheri: Slow Food incorona la città capitale dell’olio

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Fra tutte le modifiche che ci sono state però in questi anni e i cambiamenti, fra la pandemia e le guerre, Buccheri non ha perso il vizio. Sapere che, fra tante novità occorse in questi anni, fra le quali svariate non piacevoli, qualcosa di bello rimanga immutato ci riconcilia con la nostra terra. Così Buccheri si è riconfermata eccellenza in una terra di eccellenze. Slow Food ha infatti premiato due aziende locali col suo massimo riconoscimento, la Chiocciola. Slow Food ha premiato la qualità di olio extravergine delle aziende premiate di Terraliva e di Vernera.

La prima, nata da un grande amore per l’Alta Qualità, è ubicata nel cuore dei Monti Iblei all’interno del comune di Buccheri in contrada S. Andrea Vernera e concepisce e sviluppa le problematiche relative alla produzione olivicola con il massimo rispetto per l’ambiente ed una grande passione per le antiche tradizioni colturali agricole siciliane.

Vernera invece si trova in cima ai Monti Iblei, a Buccheri, alle pendici del vulcano Monte Lauro, all’interno del magico sito archeologico di Sant’Andrea. Qui, da millenni, l’Ulivo regna incontrastato, trovando terreno e clima ideali per dare i suoi frutti preziosi. Si trovano nel cuore della zona di produzione della Tonda Iblea, la nostra preziosa cultivar.
I loro uliveti, tutti secolari, con circa novemilacinquecento alberi, si trovano in collina, su circa settanta ettari di terra e in numerose contrade. Fra queste, la contrada Vernèra, da cui prende il nome l’azienda.

Soddisfazione anche nelle parole del sindaco, Alessandro Caiazzo, chiaramente orgoglioso per il riconoscimento. “Un grande plauso ai conduttori delle aziende che ci rendono così orgogliosi. Buccheri è terra di eccellenze”.

Olio siciliano: un tesoro da preservare

D’altronde, la nostra terra è piena di eccellenze in questo senso. Non molto tempo fa vi abbiamo raccontato la storia di Gaetano e Alberto, tornati a casa per seguire il loro sogno.

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La nostra terra d’altronde è da sempre conosciuta per il suo olio. In Sicilia si producono molte varietà, a seconda del terreno d’origine. Fra ottobre e novembre si raccolgono le olive: in alcuni posti ancora a mano o con le reti, in altri con le macchine; poi nel minor tempo possibile, per evitare l’aumento di acidità, si portano al frantoio per la spremitura. Anche in questa fase si utilizzano due metodi: quello tradizionale a freddo, con cui si ottiene un olio più buono proprio perché meno raffinato, o quello del ciclo continuo, in cui l’apporto umano è ridotto al minimo. Il prodotto finale avrà caratteristiche diverse: può variare il colore, più o meno scuro. Il sapore, più o meno amarognolo, può avere un retrogusto fruttato o sapere di mandorla, addirittura di pomodoro. L’importante è che non abbia sfumature marroni, indice di ossidazione, che l’odore sia fragrante, non rancido e che al gusto sia pulito, persistente ma mai troppo acido, cosa che lo rende difficile da digerire.

La particolare posizione geografica della Sicilia e la discontinuità territoriale con il continente europeo ha creato in termini di biodiversità, un panorama varietale unico differenziato dalle altre aree olivicole. I fattori pedoclimatici e umani, correlati al territorio, determinano il profilo organolettico dell’olio extra vergine di oliva Sicilia IGP. 


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